Novantesimo minuto

I risultati di Ibm e Apple muovono la classifica della crisi.

Con una metafora potremmo definire che quello che le società It stanno disputando è un campionato in cui tutte le squadre (aziende) paiono avere un unico obiettivo: la salvezza.

Eppure qualcuno la classifica dovrà pur capeggiarla.
Di solito sono i team più blasonati.
Qualche outsider magari fa buone prestazioni (vedi Vmware) ma difficilmente riesce a insidiare permanentemente la capolista.

In questo particolare campionato uno dei big è indubbiamente Ibm. Ha chiuso l’ultimo trimestre con un fatturato in calo (del 6% a 27 miliardi di dollari) ma crescendo negli utili: +12%, per 4,4 miliardi di dollari. Aree di crescita il software e i servizi.

Poi c’è Apple, altro big che alcuni davano in chiaroscuro. Invece il trimestre è andato benissimo (oltre 10 miliardi di fatturato), con vendite oltre le attese sia sul fronte iPod che su quello notebook, tanto che a Cupertino lo definiscono il miglior trimestre della storia.

Per entrambe le società si tratta di risultati rappresentativi degli ultimi mesi e che se è vero che non dicono nulla sull’attuale momento, comunque sono stati conseguiti nel “dopo Lehman”, ossia in un periodo già viziato da fattori negativi.

Prendiamolo come un segno di come le società strutturate e con qualcosa di concreto da dire possono fare da capoclassifica.
E se nelle prossime partite si manterranno salde, a fine campionato lo scudetto se lo saranno meritato.

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