Non si arresta la caduta nelle vendite dei chip

Gli analisti di mercato non si sbilanciano in previsioni per il futuro che, comunque, appare sostanzialmente poco roseo

Il declino che dallo scorso
mese di aprile sta caratterizzando a livello mondiale le vendite di
microprocessori non sembra volersi arrestare. Lo pensa anche la Semiconductor
Industry Association, che nel suo ultimo report ha analizzato il fenomeno in
corso.
I dati registrati mese su mese, da marzo ad aprile scorsi, hanno
stimato il peggior risultato finanziario degli ultimi 17 anni. Persino le
vendite registrate nel mese di aprile sono state peggiori di quelle riportate
nel mese di gennaio, tradizionalmente il più debole per questo particolare
segmento di mercato.
A risentire maggiormente del negativo andamento delle
vendite nel settore dei microprocessori, è soprattutto il mercato
americano in cui le vendite sono calate di ben 19 punti percentuali
rispetto lo stesso periodo di un anno fa. A seguire, il mercato europeo e quello
asiatico hanno rispettivamente fatto registrate decrementi nell’ordine dell’8 e
del 9%. Il Giappone, da solo, ha segnato un -2%.
E l’immediato futuro
non sembra prospettarsi migliore. Non ci sono infatti garanzie che entro la fine
dell’anno la tendenza inverta la rotta.

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