Non sarà a Milano il tribunale europeo dei brevetti

Tre sedi (Londra, Parigi, Monaco) in rispetto al trilimguismo.

Prima del Consiglio Ue giunge la notizia dell’esclusione di Milano dalle possibili sedi del Tribunale Europeo dei brevetti.
Lo riporta il sito del gruppo politico Alde del Parlamento europeo, che
specifica che l’orientamento del Consiglio, in vista dell’approdo
trilinguista del brevetto europeo, sarà di creare tre sedi della corte e non una: Londra, Parigi e Monaco di Baviera.

Patrizia Toia, in una nota, rileva come la scelta del precedente governo italiano «di
non aderire alla coperazione rafforzata sul regime linguistico dei
brevetti, ci ha fatto perdere l’occasione di vedere sorgere a Milano la
sede del Tribunale
» e ricorda come «un sistema brevettuale
comune significa costi più bassi per il settore industriale e un passo
in avanti verso gli obiettivi 2020. Questa nostra assenza dall’accordo
rappresenta un grosso neo per l’economia italiana sopratutto in
previsione di un rafforzamento del mercato unico europeo
».

Quanto alla proposta della sede divisa in tre, il capogruppo Alde, Guy Verhofstadt, la commenta come «non ottimale, ma sufficiente per iniziare a lavorare in tempi brevi».

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