Malgrado tutti i vantaggi evidenziati dai promotori, in particolare la possibilità di trasferimento continuato di flussi audio e video, Internet via satellite non ha per ora sfondato sul mercato. Eppure, come aveva dichiarato un anno fa il vicepresiden …
Malgrado tutti i vantaggi evidenziati dai promotori, in
particolare la possibilità di trasferimento continuato di flussi audio e video,
Internet via satellite non ha per ora sfondato sul mercato. Eppure, come aveva
dichiarato un anno fa il vicepresidente di Cidera (uno dei fornitori
specializzati nel settore), il flusso audio e video rappresenterebbe oggi il 70%
del traffico Web e la diffusione terrestre (leggi disponibilità di banda) non
sempre pare adatta. Per un po’ c’era stato un certo movimento di mercato, ma
ora, analizzando lo status quo, non sembra proprio che l’Internet satellitare
abbia convinto gli utenti. E così alcuni operatori, come Easynet, Matra Grolier
Network o Multicom, si sono ritirati dal mercato. Secondo alcuni, al momento la
tecnologia non sarebbe ancora a punto, la qualità del servizio non soddisfacente
e, per contro, i costi troppo elevati. In particolare, Multicom ha ritirato
l’offerta Turbo Pc e si è riconvertita alla telefonia, mentre Matra Grolier
Network si è ribattezzata Matra Global Netservices e si è riconvertita
all’hosting di applicazioni Internet e di commercio elettronico.
L’argomento
decisivo, peraltro, riguarda il transponder, che costa molto caro, specie se non
si è proprietari del satellite. Su questi strumenti, una decina di migliaia di
utenti si divide una banda di circa 45 Mbit/s, che corrispondono a 4,5 Kbit/s
per abbonato. Il modem tradizionale, dunque, è senz’altro più conveniente.