Nicolais: per la Pa una politica europea condivisa

Una legge per definire tempi certi, che vuole introdurre nella Pa il concetto di performance, il ruolo delle agenzie e la collaborazione con i partner europei.

Roma

«Il paese ha bisogno di un grande cambiamento tecnologico,
organizzativo e trasparente, con l’obiettivo di diventare moderno e con un
livello di informatizzazione elevato
– esordisce Luigi Nicolais, ministro
per le Riforme e l’innovazione nella Pa, intervenuto al convegno di apertura del
Forum -.Abbiamo cercato di utilizzare la tecnologia con un processo di
innovazione incrementale, in quanto non possiamo più permetterci di lavorare con
norme e procedure che si usavano quando si lavorava con carta e penna. Dobbiamo
ripensare tutto l’approccio della Pa e dobbiamo offrire una concreta
condivisione dei dati per accedere a tutte le informazioni di cui abbiamo
bisogno. Dobbiamo cambiare il front office che sarà sì un ufficio ma anche un
pc, un telefonino, un televisore, ci saranno strumenti vari di front office che
ci permetteranno di entrare nel back office
».

Il ministro
sottolinea che gli interventi avviati vanno in diverse direzioni, a iniziare con
il dare dignità alla Pa, mentre un’altra direzione riguarda la pubblicizzazione
dei bandi sopra i 20.000 euro, e una terza la pubblicizzazione delle consulenze
delle Pa.

Il tutto in un’ottica di trasparenza, per dare al cittadino la
certezza che la Pubblica amministrazione è una realtà amica e che esiste perché
esiste il cittadino.

Però, come sottolinea Nicolais, bisogna cambiare il
modo di lavorare e per farlo è necessario il contributo di tutti, compresi i
sindacati.

E in questo approccio vanno tenuti presenti una serie di
punti che sono il merito, la mobilità, la valutazione dei dipendenti della Pa.


Ma alla Camera si sta muovendo anche una legge per definire tempi certi,
che vuole introdurre nella Pa il concetto di performance, in aggiunta ad atti di
semplificazione e l’istituzione di una commissione presso il Cnel che possa
essere un osservatorio continuo del lavoro fatto nella Pa.

Per
organizzare meglio il lavoro, il ministro osserva che è necessario avviare una
sana competizione tra le varie Pa, ma serve anche un grande supporto di
formazione e tecnologia, affinché Pac e Pal possano lavorare insieme e tutta la
filiera della governance possa contribuire al cambiamento. È anche necessario
un supporto e l’Agenzia per l’Alta Formazione rappresenta un supporto
importante, in quanto riguarda la formazione dei dirigenti che viene concentrata
in un’unica agenzia.

Un ruolo forte rimane anche quello ricoperto dal
Cnipa,che è il riferimento tecnologico del Paese, ed è essenziale contare su
realtà come questa per riuscire ad accelerare il passo, in quanto il tempo è
cruciale per avviare il cambiamento.

Tutto questo va anche condiviso,
secondo Nicolais, «con i partner europei, perché reinventare il governo
della Pa significa che tutti insieme si deve affrontare gli stessi problemi con
le stesse tematiche, con le stesse tecnologie e con gli stessi obiettivi.
Dobbiamo essere presenti in Europa avviando un politica condivisa e dimostrando
la capacità di saper reinventare la Pubblica amministrazione, che deve essere
efficiente e competitiva. Ed è questo obiettivo che tutti ci auguriamo di
raggiungere al più presto
».

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