Ngn: il regolamento è pronto

L’Agcom ha approvato il provvedimento con il quale si fissano le regole per l’accesso alle reti di nuova generazione. Gli obblighi di Telecom. L’incognita unbundling.

È stato approvato nella giornata di ieri, e all’unanimità, il provvedimento finale con il quale l’AgCom, l’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni, fissa le regole per i servizi di accesso alle reti Ngn, mettendo di fatto fine a un percorso che ha richiesto oltre due anni per la definizione del quadro normativo.

Oggetto della delibera, in particolare, sono gli obblighi in capo a Telecom Italia per quanto riguarda sia i servizi attivi, sia i servizi passivi.
Entro i prossimi due mesi la società dovrà presentare una offerta sui servizi passivi, e in particolare sul servizio end to end che consente l’accesso disaggregato alla fibra, ovvero consente all’operatore alternativo di acquistare da Telecom solo la porzione di rete che gli è necessaria per arrivare all’utente con la fibra, sui building blocks, vale a dire sui singoli componenti e sull’accesso alle opere civili e nello specifico ai cavidotti.
Nonostante il provvedimento includa per Telecom l’obbligo dell’unbundling, i gestori alternativi fanno notare come in realtà non sia possibile attuarlo, poiché Gpon, la tecnologia scelta da Telecom, è al momento incompatibile.
L’Agcom non ha l’autorità per obbligare Telecom a modificare la sua infrastruttura, ma già si parla di compatibilità future che renderanno impossibile all’ex monopolista sottrarsi ai questi obblighi.

Anche per i servizi attivi la scadenza temporale fissata è di due mesi.
Entro questo lasso di tempo, Telecom dovrà presentare la sua proposta per il bitstream in fibra, offerto a vari livelli di rete e per il servizio Vula (virtual unbundled local access), fornito direttamente in centrale.

Nella delibera si parla anche di ”disciplina delle tecnologie VDSL avanzate (vectoring e bonding); l’eventuale previsione di obblighi simmetrici di accesso alle infrastrutture; la definizione del risk premium e, piu’ in generale, delle condizioni economiche per i servizi in questione”.

Per quanto riguarda i prezzi, Agcom avrebbe imposto a Telecom di non adottare tariffe di libero mercato ma di attenersi a prezzi orientati al costo in tutte quelle zone nelle quali non esiste una reale concorrenza.

Il testo integrale della delibera sarà reso noto nei prossimi giorni e anche gli operatori alternativi sono in attesa di questa presentazione per esprimere le loro valutazioni in modo più definitivo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome