Next Privacy: Il futuro dei nostri dati

L’era digitale ridefinisce la normativa, e quindi anche il business. Un evento che descrive l’innovazione dal punto di vista della sicurezza.

C’è una nuova privacy ed è un valore per l’azienda? E’ questa la domanda di fondo alla quale ha cercato di rispondere un incontro organizzato a Roma da Epa, Baia ed Iip.

Ospite primus inter pares Francesco Pizzetti, Garante della Privacy, che ha ribadito il ruolo delle Autorità come espressione del diritto europeo, ancorché su sul suolo di Stati nazionali, nel nome della Costituzione europea nella sua forma attuale.
Un punto forte sull’argomento della serata è che “le regole su Internet sono una condizione per la libertà della Rete, e non il contrario”, ha detto Pizzetti – “sfatiamo i tabù, invertiamo il paradigma”.

La privacy, nella visione dei relatori, è anche uno strumento di mercato: l’azienda che la rispetta vale di più, come quella che ha un brand di valore, o -come recita il sottotitolo dell’incontro- mercato, libertà d’espressione e diritti fondamentali. Questa affermazione, forte ma comunque tra i tabù da sfatare, non ha assolutamente nulla di sacrilego, fatto salvo il fatto che “se esiste una vecchia normativa che diventa obsoleta, il diritto e i principi fondamentali non sono in discussione” come ha precisato Luca Bolognini.

L’occasione era centrata sul libro Next Privacy a cura di Luca Bolognini, Diego Fulco e Paolo Paganini, che sviluppa ampiamente l’intreccio tra cittadini più o meno digitali, dati e sicurezza, che è sempre meno circoscrivibile.
I tre curatori del libro sono rispettivamente presidente, direttore e segretario generale dell’Iip, Istituto italiano per la privacy, che dal libro e dall’evento ricava una forte spinta in avanti. Il libro non è un’antologia del meglio della letteratura tecnica, ma ha una solida impostazione normativa che fa piacere a tutti i lettori che siano interessati alla privacy.
Tra i sedici capitoli del libro, ciascuno a fuoco su uno specifico argomento, sembrano spiccare per attualità l’economia della privacy, la geolocalizzazione e il cloud computing, ben commentato dallo stesso Pizzetti, mentre sempre attuale è la prassi di conservazione e digitalizzazione dei documenti.

Più che limitarsi alla classica forma della presentazione di una novità libraria, però, l’incontro ha sviluppato un ampio discorso su tre fronti: istituzionale, universitario ed aziendale.
In chiusura la Baia, Business Association Italy America, ha portato all’evento quattro rappresentanti di altrettante aziende, ovvero da un lato i colossi Google (Marco Pancini) e Microsoft (Pierluigi Dal Pino), dall’altro due rappresentanti dell’Italia come Mauro Lupi di Ammiro e Tara Kelly, newyorkese ma ormai anche romana, di Passpack.
Sul piatto le due facce della medaglia della sicurezza, tra next e old privacy, tra governance, regole e informazione del cittadino, che spesso suo malgrado sta diventando sempre più digitale.

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