Network e datacenter: due facce della stessa medaglia

La virtualizzazione dei server richiede una gestione integrata fra elaborazione, rete e storage. Ma la vostra rete è pronta?

Semplificando, i grandi cambiamenti che hanno investito i datacenter nel corso degli ultimi anni si possono ricondurre a una sola parola: densità.

Qualche anno fa all’interno di un classico singolo rack da 19 pollici si installavano in genere 3-4 server (con storage locale), 1 (al massimo 2) connessioni da 1 Gbps e un gruppo di continuità.

Ora queste configurazioni stanno lasciando il passo a implementazioni decisamente più "dense": i server classici lasciano il posto a macchine virtuali ad alte prestazioni e lo storage non è più nello chassis ma viene garantito da connessioni Ethernet o Fibre Channel su una SAN.

Di conseguenza c’è più spazio fisico per i server, che a loro volta montano al loro interno ulteriori server virtuali che devono continuamente processare dati attraverso una connettività magari a 4 Gbps. Un po’ poco, considerando che bisogna anche garantire la connessione SAN.

In altre parole la gestione della rete, non può prescindere dal datacenter e da come il datacenter viene gestito. In questo senso ecco 3 aspetti da considerare per i network manager alle prese con queste problematiche:

  • Valutare l’adozione di soluzioni all-in-one, che uniscano in sostanza l’elaborazione, il networking, lo storage, la virtualizzazione in un unico sistema coeso.
  • Ragionare in ottica futura e non basare l’implementazione allo stato attuale delle cose. In futuro, sarà sempre più comune "spostare" le macchine virtuali da un datacenter a un altro. La rete sarà pronta a supportare questi continui aggiornamenti? Flessibilità e pianificazione sono d’obbligo.
  • Il cloud enterprise è qui, o perlomeno ci sarà presto. E la domanda è la stessa: la rete sarà pronta?

 

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