Nelle classifiche del mercato server c’è più di una verità

Qual è il primo vendor in assoluto? Chi ha la migliore crescita in ambito Linux? Chi ha spinto di più sull’High performance computing e sul grid? Nei rapporti di Gartner e di Idc emergono nomi diversi a seconda delle aree di riferimento.

Gartner ha presentato i dati consuntivi relativi al mercato mondiale dei server nel 2003. A volo d’uccello spiccano elementi come la costante ascesa di Ibm, il calo (apparente) di Sun, la “tenuta” di Hp, la crescita continua di Dell. Perché le cifre dicono che nel 2003 Ibm è leader, essendo cresciuta del 10%, con vendite per 14,8 miliardi di dollari. Un tasso di incremento doppio rispetto al 5% messo a segno dal mercato nel suo complesso, che le consente di accrescere anche la quota, portandola dal 30,3 al 32%, in un mercato che, complessivamente, vale 46,1 miliardi. Cala, invece, la quota complessiva di Sun, dal 14,6 all’11,8%, che fattura 5,4 miliardi di dollari. E se Sun resta comunque al terzo posto, il secondo è in mano ad Hp, le cui vendite crescono del 5% e raggiungono 12,5 miliardi.


Significativa, la più alta del comparto, è la crescita di Dell (quarta nella classifica generale), che tocca i 4 miliardi di dollari con un incremento del 22%. Gartner sottolinea come il mercato dei server sia in fermento e riconosce a Ibm la lungimiranza di aver saputo orientare l’offerta anche su Linux, Xeon e PowerPc. Per avere un tasso tendenziale più appropriato al periodo in corso e cogliere diversi segnali di interpretazione, Idc invita a focalizzarsi sull’ultimo trimestre del 2003, dal quale, per esempio, promana il segnale che il fatturato derivante dalla vendita di server Linux è cresciuto del 63% rispetto all’analogo periodo del 2002, sfiorando il miliardo di dollari (950 milioni, per la precisione). Aumentate anche le unità, del 53%, sempre rispetto all’ultimo quarter del 2002, che hanno raggiunto circa quota 250mila. Si cresce, quindi, di più in valore che in unità. Ciò significa che è aumentata la quota dei sistemi “costosi”, indirizzati a operazioni di calcolo intensivo o mission critical. I server Linux, quindi, si sono ormai emancipati dal “semplice” status di sistemi da adibire a mansioni di rete basilari, e hanno cittadinanza anche in ambiti più “nobili”, come quelli dell’high performance e del calcolo transazionale. Il tutto è in linea con la spinta che a tali server Linux hanno dato i grandi vendor, Ibm in primis. Per quanto, ecco una verità nascosta agli occhi dei più, la palma del miglior vendor di sistemi Linux spetta a Hewlett-Packard, con una quota di mercato del 27,5%. Big Blue è solo seconda, con il 21,1% e terza Dell, con il 18,2%. I sistemi con Linux, quindi, con la loro performance notevole hanno contribuito al risultato dell’ultimo trimestre del comparto server, che Idc fissa in un +11,4% rispetto al 2002 (per 13,7 miliardi di dollari di fatturato). Percentuali a parte, il messaggio che dà Idc, consonante con quello di Gartner dice che il peggio è passato.


I server crescono in tutte le maggiori categorie: da 25mila a 500mila dollari e anche oltre. Risultati che spingono l’analista a dire che per il 2004 la spesa It mondiale potrà salire con un tasso variabile fra il 6 e l’8%. Dal rapporto sull’andamento dell’ultimo periodo del mercato 2003 dei server, poi, si può produrre un’ulteriore interessante disaggregazione, che riguarda il segmento dell’High performance and technical computing (Hptc) da cui emergerebbe il nome di un terzo leader (dopo quelli di Ibm, primo nella classifica generale e di Hp, in testa a quella Linux), Sun. La società guidata da Scott McNealy, infatti, nel quarto trimestre del 2003 ha registrato un incremento del 42% nel fatturato generato dai sistemi ascrivibili sotto la sigla Hptc. Il tutto con una strategia, come confermato dal responsabile della divisione Hptc di Sun, Shahin Khan, orientata al contenimento dei costi e della complessità.


In merito, Khan invita a riflettere sull’effetto benefico avuto dall’introduzione dei server basati sui processori a 64 bit Amd Opteron e dei server enterprise per il “throughput computing” basati sui processori UltraSparc IV. Entrambi hanno consentito operazioni di consolidamento anche laddove il calcolo scientifico ha sempre richiesto espansione. Il messaggio di Khan, quindi, tende a evidenziare come i sistemi che consentono risparmi di costo o raddoppi di prestazioni a parità di costo, facciano da abilitatori a iniziative con diritto di cittadinanza presso l’Hptc, come il grid e la virtualizzazione. Ecco spiegato il ruolo di primo piano che Sun ha voluto addossare all’Hptc Alliance Partner Program, iniziativa mirata a portare i benefici del grid presso i clienti.

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