Nella visione di Hp lo storage diventa eXtended

Presentata la nuova fase della strategia Ensa. Per quanto attiene alla gestione delle risorse di memorizzazione, l’attenzione si concentra, oggi, su tre pilastri rappresentati da automazione dello storage, gestione di ambienti eterogenei e modularità dell’offerta.

 


Hp fa il punto sulla strategia storage. Completata la fusione con Compaq, quest’area è stata una delle prime a essere integrata, come ha sottolineato Vittorio Giovani, Storage business unit country manager di Hewlett-Packard Italiana. Ora la società di Palo Alto annuncia l’avvio definitivo della nuova fase dell’approccio Ensa (Enterprise Network Storage Architecture), battezzata eXtended. "L’idea – ha tenuto a precisare Olaf Swantee, vice presidente Emea della business unit Storage – è che lo storage debba diventare, per il cliente, un servizio del quale non si deve più preoccupare, sempre disponibile come l’energia elettrica o l’acqua calda. In pratica, si tratta di costituire una sorta di ente erogatore, che possa fornire storage "on demand" incontrando le esigenze delle imprese, che potranno pagare solo per l’effettivo utilizzo". Il rinnovato impianto strategico poggia su alcuni fondamenti. Anzitutto, la neutralità di Hp rispetto alle tecnologie di memorizzazione e backup utilizzate e una stretta aderenza agli standard, senza trascurare, però, un’offerta trasversale, quella che i vertici della casa californiana amano definire la capacità di supporto delle quattro "s" (server, software, storage e servizi). Le tecnologie abilitanti, invece, sono la virtualizzazione e la Quality of service (Qos), garantite da Hp grazie ai diversi componenti dell’infrastruttura storage proprietaria, che fa capo al framework di gestione degli ambienti It OpenView. "Intendiamo muoverci sul mercato cercando di garantire una soluzione estesa a tutti i componenti dello storage – ha chiarito Swantee – puntando soprattutto sulle nuove tecnologie di virtualizzazione, in grado di assicurare maggiore semplicità di utilizzo, e sui servizi, necessario complemento d’offerta". Perno della filosofia Ensa eXtended è, soprattutto, la gestione "intelligente" delle risorse, che permette di prendere in carico l’intero ciclo di vita del dato, attraverso procedure di amministrazione automatizzate basate su policy predefinite. "È vero – ha precisato Roberto Patano, Software Business manager Network Storage Solutions di Hp Italiana – che, nonostante la piena aderenza agli standard, la maggior parte delle soluzioni per la gestione dello storage si limita, oggi, a garantire una mera raccolta di dati e che solo alcuni prodotti prevedono opzioni di gestione "attiva". Tuttavia, uno degli ultimi prodotti rilasciati, Hp OpenView Storage Provisioner, va proprio nella direzione di considerare le attività di backup e memorizzazione come una vera e propria utility". L’idea è di automatizzare i processi di allocazione delle risorse sulla base di predefiniti livelli di servizio minimi. Questo permetterà la messa a disposizione automatica di nuove risorse nel caso in cui una determinata applicazione abbia raggiunto una certa soglia di utilizzo. Lo stesso strumento, inoltre, supporta funzionalità di fatturazione del consumo degli asset di storage in relazione ai diversi centri di costo determinati, siano essi la singola infrastruttura, l’applicazione o il singolo utente. Forte attenzione sulla componente "soft", quindi, soprattutto perché i budget di questo periodo non permettono di investire in hardware aggiuntivo ma consigliano di migliorare l’utilizzo di quello esistente. "I clienti vogliono risparmiare soldi – ha sottolineato Patano – e noi con Ensa e un’infrastruttura storage in grado di adattarsi dinamicamente alle mutate esigenze dell’impresa intendiamo rispondere al meglio alle loro esigenze". La salvaguardia degli investimenti, del resto, è una problematica fortemente sentita da ogni azienda e, per quanto riguarda lo storage, la soluzione di Hp è la virtualizzazione. Le tecnologie di astrazione sono complesse, ma tale complessità è nascosta all’utente. L’idea è di mettere in condizione l’utente di poter archiviare i dati come meglio crede, riflettendo in maniera flessibile il sistema tipicamente utilizzato in impresa. I risparmi operativi sono notevoli, senza contare la già citata salvaguardia degli investimenti. Un discorso analogo vale anche per la gestione dei dati, che risulta fortemente semplificata. Sul fronte della gestione, peraltro, l’Adaptive Infrastructure di Hp dà il meglio di sè, permettendo di definire policy ad hoc, nel contesto di un modello di archiviazione personalizzato.

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