Nel wireless la risposta del Cebit alla crisi informatica

Il più importante evento Ict mondiale ha risentito della difficile congiuntura, con un ribasso nel numero di espositori e visitatori. Nondimeno, ha accolto le principali novità tecnologiche dell’anno, tutte concentrate, dalle architetture alle soluzioni pratiche, sul mobile computing.

 


Sul palcoscenico la mobilità, sullo sfondo la crisi del settore. Così si può riassumere, in una battuta, il clima in cui si è svolta l’annuale edizione del Cebit di Hannover, la più importante manifestazione informatica mondiale. Che è rimasta tale no-


nostante si sia confermato il calo di visitatori, che già lo scorso anno aveva portato a una flessione di quasi 200mila presenze e del numero di espositori, sceso a 6.500 (erano 8mila solo due anni fa), con alcune importanti defezioni, come Ericsson, Oracle e Adobe (quest’ultima pare abbia annullato la partecipazione solo poche settimane prima dell’inizio).


In ogni caso, la kermesse tedesca ha confermato il ruolo di grancassa per gli importanti annunci primaverili, destinati a contraddistinguere l’annata nel settore Ict. Se sul fronte della gestione dei sistemi, Ibm ha tenuto banco con il proprio "autonomic computing", ovvero la tecnologia che da sola è in grado di ripartire i carichi di lavoro fra i vari "mattoni" che la compongono, una parte significativa dell’attenzione è stata catturata dalle novità sui processori, naturalmente concentrati sul fronte mobile.


Come annunciato da tempo, il giorno dell’apertura del Cebit è stato anche quello del lancio pubblico di Centrino, primo processore di Intel pensato espressamente per ambienti mobili, con chip integrato 802.11b. La tecnologia andrà ad alimentare una nuova generazione di notebook sottili che metteranno l’enfasi sui bassi consumi e la potenziata autonomia (fino a 5 ore anche usando software pesanti, come Photoshop). Disponibile in sei velocità di clock, da 900 MHz a 1,6 GHz, il processore mutua alcune caratteristiche dal fratello maggiore Pentium 4-M (la tecnologia di bus o le istruzioni Sse2, riadattate in versione "power friendly"), ma spinge ancor più sul wireless, pur senza presentare il promesso supporto dual band dei protocolli 802.11a e 802.11b.

A Centrino risponde Amd


La rivale di sempre, Amd, non è stata a guardare e ha risposto sullo stesso terreno con la famiglia Athlon Xp-M, anch’essa destinata ai notebook sottili e leggeri, puntando sul basso voltaggio e il supporto degli standard wireless. Tuttavia, se su Centrino esiste già il supporto di un buon numero di costruttori specializzati (grande assente Hp), gli Athlon Xp-M possono, per ora, contare sul parziale appoggio (per i consumer Amilo) della sola Fujitsu Siemens. Ma la partita, in questo nuovo mondo, è appena cominciata e richiederà molte risorse, se è vero che Intel ha stanziato 300 milioni di dollari per la comunicazione.


Un altro leader, nel suo settore, come Emc ha lanciato drive Ata paralleli per i sistemi Clariion, partendo dai Cx400 e Cx600, che permetteranno agli utenti di accedere a caratteristiche stile array a un costo più contenuto. Il costruttore indirizza l’opzione agli utenti che cercano un’alternativa basata su disco alle costose librerie a nastro online per il backup e il recovery dei server.


Hp ha approfittato del Cebit per rimpolpare la gamma di palmari iPaq, con il modello PocketPc h1915, per il mercato consumer, ma ha puntato l’attenzione anche sui servizi di printing, in particolare on demand. Ne vengono proposti tre, ovvero il trasferimento sicuro di documenti, la stampa da differenti luoghi e il digital publishing, tutti accomunati dalla volontà di aiutare a ridurre i costi e migliorare la gestione dei documenti.

Senza cavi dappertutto


In molti al Cebit, come si è detto, hanno centrato la propria presenza sulle tecnologie wireless, per gli usi più disparati. La francese Inventel, per esempio, ha esibito delle stazioni che combinano connettività Bluetooth e Wlan, per portare l’accesso mobile a Internet nei bar o nelle stazioni. Panasonic, invece, ha proposto una stampante di etichette con connessione Bluetooth, mentre da Elmeg arriva il D@vos-44, che offre accesso al Web per un massimo di sette dispositivi in parallelo, via modem Dsl o linea Isdn, condividendo l’accesso su Ethernet. Fra le cose più curiose, anche un telefono tutto-cuffia di Samsung, che integra il microfono nel dispositivo stesso e consente, dunque, di comunicare a mani completamente libere, isolandosi dai rumori esterni. T-Online, principale fornitore di accessi a Internet in Germania, ma con una presenza forte su tutto il Continente, ha lanciato, dal canto suo, un servizio di televisione via Adsl.


All’appello del wireless, infine, non poteva mancare Microsoft, che ha allestito a Hannover la premiere europea dei propri smart display, già noti come Mira e che si presentano come schermi piatti tattili, che permettono di usare un pc a distanza.

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