Nel flat la crescita del Mobile Internet

L’analisi della School of Management del Politecnico di Milano mette in luce gli elementi abilitanti lo sviluppo futuro del comparto.

Il mercato dei Mobile Content e del Mobile Internet in Italia vale oggi 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto allo scorso anno: questo è quanto emerge dal Convegno “Mobile Content: niente è più come prima!” promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano che, per la prima volta, ha condotto una ricerca specifica, su un campione di 3200 individui, per testare il loro approccio verso il Mobile Content ed il Mobile Internet.

Un giro d’affari che oggi transita prevalentemente attraverso i sistemi di billing degli Operatori di telefonia mobile (95%). Decisamente più marginali sono invece i pagamenti che transitano attraverso i sistemi dei gestori di telefonia fissa e attraverso le carte di credito.
In quest’ultimo caso, siamo in presenza di un segmento per il quale si ipotizzano sviluppi interessanti soprattutto legati alla crescita della domanda nell’ambito dei giochi online e degli Store per la vendita di applicazioni.

La tariffazione flat per la navigazione Internet è uno dei segmenti per i quali la School of Management guarda con interesse: oggi ha un peso ancora limitato (intorno al 10% dei ricavi complessivi), ma viene considerato strumento abilitante uno sviluppo sano e significativo del mercato Mobile di internet.

Rimane comunque un punto interrogativo sugli scenari futuri: è incerto, infatti, se si andrà verso una logica Web-like, in cui l’unica fonte remunerativa dei Content Provider è basata sulla pubblicità, o se si deciderà di intraprendere una via diversa, Mobile Specific, in grado di sfruttare immediatezza e rilevanza rispetto al contesto del momento, tutte caratteristiche intrinseche nel canale Mobile.

L’analisi evidenzia un elevato livello di informazione, da parte della popolazione italiana: il 94% dichiara di essere a conoscenza della possibilità di fruire di almeno una tipologia di Mobile Content, mentre, solo il 25% dichiara di averne acquistata almeno uno nell’ultimo anno.

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