Nel Black Friday vince l’ecommerce

Per la prima volta superato il miliardo di vendite. Trionfa la multicanalità grazie al mobile. Amazon primo sito per visite e crescita.

C’era una volta il Black Friday.
Cui, negli ultimi anni, faceva seguito un Cyber Monday.
Tradotto in termini più vicini a noi, significa che c’era una volta un venerdì, immediatamente successivo al giovedì del Ringraziamento, nel corso del quale negli Stati Uniti prendeva ufficialmente il via la stagione degli acquisti natalizi, grazie anche a sconti e promozioni di una sola giornata.
Con l’arrivo del commercio elettronico, sempre più spesso gli americani utilizzavano il Black Friday per un giro nei mall, con l’obiettivo di identificare prodotti e prezzi, per poi acquistarli il lunedì successivo, tipicamente al rientro in ufficio, on line, con evidenti vantaggi in termini di spesa e tempo.

Questa distinzione tra i due giorni, quest’anno, sembra essere tuttavia molto meno netta, per lo meno se si analizzano i dati resti noti da comScore sulle vendite online nel corso del Black Friday.
Per la prima volta, infatti, le vendite online effettuate nella prima giornata tradizionalmente dedicata ai giri nei centri commerciali, hanno superato il miliardo di dollari, con un incremento del 26% rispetto agli 816 milioni di dollari dello stesso giorno dello scorso anno.
Una dimostrazione del fatto che l’ecommerce, sebbene valga ancora una parte minima del venduto retail negli Stati Uniti, mostri una vitalità non più visibile sui punti vendita tradizionali.
Lo proverebbe anche il fatto che, secondo ShopperTrack, che misura invece le attività sui negozi fisici, le vendite “brick and mortar” hanno registrato un calo dell’1,8 per cento, rispetto allo stesso giorno del 2011.

La parte del leone, sempre stando ai dati comScore, l’ha fatta Amazon, che non solo si guadagna il titolo di sito retail più visitato nella giornata di venerdì (secondo Hitwise sono state 28 milioni le visite al suo sito), ma registra anche l’incremento di visitatori più significativo. I secondo posto se lo è aggiudicato Wal-Mart, seguita da Best Buy, Target ed Apple.

Molto interessante, in questo scenario, è la crescita dell’utilizzo di dispositivi mobili per consultazione e acquisti. È il trionfo della multicanalità: in molti hanno effettato acquisti online, mentre si trvavano in un punto vendita fisico.
Le misurazioni, effettuate in questo caso da Ibm, che traccia traffico e transazione di 500 retailer americani, evidenziano come il 26 per cento delle visite ai siti retail e il 16 per cento degli acquisti siano stati effettuati con un dispositivo mobile.

Ma cosa hanno acquistato gli americani?
Le performance più interessanti sono state registrate sul fronte degli abbonamenti a servizi di contenuti digitali, dai libri alla musica ai video, segmento che ha segnato un incemento del 29 per cento anno su anno.

Secondo comScore, gli indicatori sono tali che nel corso della stagione natalizia le vendite online potrebbero raggiungere i 43,4 miliardi di dollari, con una crescita del 17 per cento anno su anno, ben al di sopra di quell’incremento del 4,1% atteso per l’insieme di tutti i canali commerciali nello stesso periodo di riferimento.

Resta però l’incognita del Cyber Monday: la crescita delle vendite venerdì potrebbe penalizzare il tradizionale shopping del lunedì?
Secondo qualche analista, fermo restando che la giornata di oggi resta un momento importate per le vendite online in vista del Natale, i risultati potrebbero essere inferiori a quelli degli anni precedenti; del resto, il Cyber Monday si è affermato in un’epoca in cui la diffusione di Internet ad alta velocità nelle famiglie non aveva raggiunto la capillarità di oggi: con connessioni ad alta velocità disponibili a casa, che senso ha aspettare il lunedì?
In ogni caso comScore si attende per oggi vendite per 1,5 miliardi di dollari, in crescita del 20 per cento anno su anno, anche in considerazione del fatto che l’85% dei retailer riservano alla giornata di oggi promozioni speciali, delle quali in molti vorranno avvantaggiarsi.
Amazon, tanto per fare un esempio, a partire dalla mezzanotte offre il Kindle Fire da 7 pollici a 129 dollari, invece dei 159 normalmente richiesti per il prodotto.

C’è tuttavia un punto negativo che va evidenziato in questa analisi tutto sommato incoraggiante.
L’ecommerce, e in particolare l’ecommerce via dispositivi mobili, è uno strumento perfetto anche per le promozioni a tempo e le ridefinizioni in tempo reale dei prezzi: il risultato è che il numero degli scontrini è sì aumentato, ma il loro valore medio è diminuito di circa l’11% rispetto a un anno fa.
E c’è chi sottolinea come spesso l’utente si rechi in negozio e mostri al venditore il prezzo disponibile online, così che questi finisca per applicarglielo, pur di non perdere un cliente.
Non certo una soluzione ottimale per la marginalità.

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