Nel 2001 il dominio Pid di Dada e Register

Dada e Register tornano sconfitti sul campo, ma moralmente vincitori, dal lungo meeting dell’Icann (Internet Corporation Assigned Names and Numbers) che a Marina del Rey in California ha sancito l’arrivo dei nuovi domini .info, per un uso generico, .bi …

Dada e Register tornano sconfitti sul campo, ma moralmente vincitori,
dal lungo meeting dell’Icann (Internet Corporation Assigned Names and
Numbers) che a Marina del Rey in California ha sancito l’arrivo dei
nuovi domini .info, per un uso generico, .biz, per gli affari, .name
per i siti personali, .pro, per i professionisti, .museum, per i
musei on line, .coop per le cooperative, .aero per l’industria
aeronautica.
I due maintener italiani uniti in consorzio si erano presentati con
una proposta che Bruno Piarulli di Register non esita a definire
rivoluzionaria. Il .pid (permanent identifier) di Dada e Register è
infatit un sistema che prevede la conversione delle differenti
tecnologie in un unico protocollo di comunicazione in grado di
tradurre i preesistenti numeri di telefono, indirizzi e-mail,
indirizzi Internet e altro in nome.cognome.pid. Il Pid sarà
raggiungibile anche come codice a se stante e non solo come
traduttore di altre tecnologie. Il board dell’Icann ha però
sottovalutato inizialmente la proposta salvo poi ripescarla più
avanti e inserendola fra i quindici domini fra i quali bisognava
scegliere i nuovi suffissi.
Il gioco incrociato delle lobby che sostenevano gli altri domini ha
però impedito al .pid di entrare nelle top seven. In più, a sopresa,
L’Icann ha cambiato le regole del gioco non effettuando
quell’approfondimento tecnico su tutte le proposte in gara che doveva
essere effettuato secondo regolamento. L’amarezza per l’esclusione,
rafforzata da alcune critiche dell’Icann sulla presunta inadeguatezza
di Dada e Register, sono state però mitigate dai riconoscimenti che
il .pid ha avuto proprio all’interno del board che ha deciso
l’assegnazione dei domini. Per questo le due società, che comunque
hano fatto ricorso contro la decisione, sono fiduciose che nei primi
mesi del prossimo anno quando saranno assegnati i nuovo domini il
.pid sarà tra gli eletti. Seicento milioni di euro è il potenziale di
mercato del suffisso per l’affermazione del quale Dada e Register
stanno cercando di coinvolgere nuovi partner.

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