Né Pci né HyperTransport, National Semiconductor punta su GeodeLink

L’azienda ha aggiornato la sua architettura Soac con un bus che permette l’impiego di nuove unità funzionali. La parola al software e al mercato.

Nuova architettura per National Semiconductor. L’azienda di Santa Clara,
leader nelle information appliance, ha presentato oggi la nuova versione della
sua piattaforma Geode. Il progetto Soac (system-on-a-chip) è
amplificato dall’ingresso tra le componenti del media processor TriMedia, per il
quale in aprile è stata acquisita la licenza da Philips. Il cuore del
sistema resta però il chip x86 a suo tempo acquisito da Cyrix, infatti il
TriMedia è un chip Vliw non general purpose, particolarmente versato
all’elaborazione video.
Elemento portante della nuova architettura è
GeodeLink, un nuovo bus che dà il nome all’intero progetto. Già oggi GeodeLink
può raggiungere una banda passante fino a 6 GBps, suddivisibile in più sessioni
ciascuna con la sua negoziazione della banda, ma future versioni saranno ancora
più capaci. Il bus comprende la compatibilità virtuale con il classico
Pci.
Da una prima analisi, la progettazione d’un sistema ex-novo si è resa
necessaria per almeno due motivi fondamentali: la presenza del TriMedia e il
controllo del consumo energetico. Per seguire queste due specifiche oggi e nel
tempo è stato impossibile usare una delle implementazioni sul mercato, da Pci-X
a RapidIo per non parlare di HyperTransport.
I primi campioni dei nuovi chip
saranno disponibili dal prossimo autunno, mentre la produzione è prevista per
l’inizio del 2002.

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