Nasce il primo test sulle performance dell’Xml

L’università Lipsia ha sviluppato XMach-1, un test standard di performance per piattaforme Xml. XMach-1 (Xml Data Management benchmark 1) è nato nei locali del Database Group, il dipartimento delle scienze informatiche dell’universit …

L’università Lipsia ha sviluppato XMach-1, un test standard di
performance per piattaforme Xml. XMach-1 (Xml Data Management
benchmark 1) è nato nei locali del Database Group, il dipartimento
delle scienze informatiche dell’università di Lipsia. Si tratta del
primo test standard destinato a misurare le performance dei sistemi
di gestione Xml. Per performance, si intende il tempo di risposta e
il numero di richieste trattate al secondo. XMach-1 vuole essere il
più vicino possibile alla realtà e per fare questo, si basa su
un’architettura Web che riceve richieste da client multipli in
lettura, scrittura e modifica, per provare verosimilmente le capacità
transazionali del sistema di gestione dei dati. Lo scopo dichiarato
dagli autori è quello di fornire un test di riferimento simile a
quello del Tpc, ma concernente specificatamente le capacità
transazionali delle piattaforme Xml. La piattaforma del test si
compone di quattro elementi: il gestionale di dati Xml (tipicamente
un database), uno o più server applicativi composti da Web server e
da differenti componenti applicativi di middleware, i browser client
e i server intervenenti dall’esterno sui dati contenuti nella base.
Al momento di una prova, il gestionale dei documenti viene caricato
con un insieme di documenti Xml, di testo o composti, strutturati con
l’aiuto di un Dtd o non strutturati. La grandezza media di un
documento viene fissata a 10 Kb. Ogni documento è associato a un Url.
La seconda tappa è quella dove un insieme di browser lanciano delle
richieste su precisi documenti. A seguito, alcuni robot installati
sui server effettuano delle operazioni più complesse, come ricerche
su un dato termine, il nome di un autore, un tipo di Dtd, modifiche
dei documenti o inserimenti di altri documenti. Le informazioni
riguardo le performance, i tempi di risposta, il numero delle domande
trattate, il ritardo nell’attuazione dei dati, sono inscritte in un
file assortito da un coefficiente. Tutte le richieste non soddisfatte
in almeno 30 secondi sono considerate un insuccesso. Per testare
l’implementazione, l’operazione viene ripetuta quattro volte con
delle basi da 10.000, 100.000, 1.000.000 e 10.000.000 di documenti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome