Nasce 2Net, per cablare le citta

Una società per cablare le città italiane in collaborazione con le municipalizzate locali. é 2net, ultima in ordine di apparizione delle iniziative finanziate dal fondo Kiwi (guidato da Elserino Piol), il cui nome sottende il focus …

Una società per cablare le città italiane in collaborazione con le
municipalizzate locali. é 2net, ultima in ordine di apparizione delle
iniziative finanziate dal fondo Kiwi (guidato da Elserino Piol), il
cui nome sottende il focus sulle due principali tecnologie in grado
di veicolare le applicazioni a larga banda nelle reti metropolitane:
la fibra ottica e il wireless local loop.
L’obiettivo è quello di creare infrastrutture in 15 aree urbane e
metropolitane ad alto potenziale economico, con esclusione, almeno
per ora, di Milano e Roma, dove già sono in atto molte iniziative
analoghe. I nomi delle città prescelte non sono stati resi noti: la
prorità di intervento sarà infatti decisa via via in funzione dei
permessi di scavo che 2net riuscirà a ottenere.
"Cablare le città è diventato di moda – ha detto Piol -.
L’approccio di 2net, però, è diverso da quello degli altri
operatori. In primo luogo, manteniamo una chiara distinzione fra
infrastrutture e servizi. Inoltre, saranno costituite una serie di
joint venture con le municipalizzate locali, a cui offriremo
l’opportunità di lavorare con un partner specializzato"
. L’idea è
quella di dar vita a una rete di iniziative locali che fanno capo a
un’unica holding, secondo un modello federativo. 2net, inoltre,
collaborerà con e-vai, altra iniziativa del fondo Kiwi che sta
realizzando una rete in fibra ottica nazionale.
In dettaglio, l’offerta sarà costituita dall’affitto di fibra spenta
e accesa, fino a servizi di connettività gestiti su Atm e Ip. Quanto
al wireless, è previsto l’uso delle frequenze nella banda 24-26 GHz
che, tuttavia, in Italia devono ancora essere regolamentate:
l’Authority sta lavorando alla definizione di una gara per il
rilascio dei permessi.
Fra i partner tecnologici prescelti da 2net figurano Ict, società di
consulenza del professore Maurizio decina, e Marconi, per la
tecnologia Sdh e wireless.
Va precisato, inoltre, che il 50% del capitale previsto, pari a 100
miliardi, sarà versato da Neweb, finanziaria nata dall’iniziativa di
Stefano Borghi, manager attualmente a capo di una società
specializzata proprio nella progettazione e installazione di reti, la
Site.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome