Il Regional service director di Ciena, Roberto Strada, ci spiega come impostare l’efficienza di rete in al tempo dell’iperconnettività. E si parla anche di Roi.
Al prossimo Mobile World Congress di Barcellona Ciena punterà i propri riflettori sulla iperconnettività, un fenomeno guidato in larga parte dal mobile e dalla crescita dell’Internet of Things.
La sintesi estrema dice che in uno scenario in cui tutto è connesso le reti richiedono un costante aumento della banda disponibile.
Ma c’è dell’altro. Lo scopriamo intervistando Roberto Strada, Regional service director di Ciena.
D: Secondo Ciena come l’Internet of Things abbinata al mobile sta cambiando la gestione delle reti aziendali?
S: Il principio che sta alla base dell’Internet of Things è piuttosto semplice. Sensori installati su qualsiasi tipo di oggetto, sia che essi siano destinati ai consumatori o alle aziende, possono comunicare le informazioni rilevanti ad un sistema decisionale centralizzato o ad una struttura di storage. Sulla base delle informazioni ricevute, appositi algoritmi definiscono le decisioni più pertinenti per la specifica applicazione e le eseguono di conseguenza.
A titolo esemplificativo, l’esecuzione potrebbe riguardare l’acquisto e la spedizione di un cartone di latte direttamente a casa a fronte di una segnalazione inviata da un sensore che rileva la mancanza di latte nel frigorifero. In alternativa, l’esecuzione potrebbe riguardare l’attivazione di un azionatore di una rete elettrica in seguito ad un problema segnalato da un sensore.
Sebbene in linea teorica il concetto sia semplice, nella pratica l’Internet of Things richiederà la capacità della rete di immagazzinare, processare e analizzare grandi volumi di dati in modo sicuro ed efficiente.
All’interno del network è quindi necessario essere in grado di saper distinguere tra trasferimenti di informazioni critici, importanti e best effort.
Dato che molte di queste comunicazioni tra sensori verranno originate da un dispositivo wireless o mobile, le reti mobile dovranno necessariamente evolversi per essere in grado di supportare il trasferimento dell’ampia gamma di tipologie di classi di servizi in continua evoluzione.
L’applicazione della certificazione Carrier Ethernet 2.0 del Metro Ethernet Forum ad un mobile backhaul network è un esempio di come l’Ethernet stia evolvendo per supportare in maniera efficiente diverse classi di servizio su una singola infrastruttura Ethernet.
D: Per chi gestisce il network cambia anche la gerarchia delle priorità di controllo? Come?
S: La classe di servizio diventa rilevante, ad esempio, nel momento in cui gli “oggetti” comunicano in tempo reale o bisogna differenziare il traffico da esse provenienti rispetto all’altro. Avere accesso in tempo reale al termostato di casa potrebbe essere importante per qualcuno che potrebbe essere disposto a pagare per essere sicuro di avere un servizio più affidabile.
È certamente probabile che un’azienda affronti la questione della sicurezza con un sistema di videosorveglianza, questo caso generebbe ad esempio la necessità di una maggiore ampiezza di banda e alti livelli di classi di servizio.
Anche se il traffico dell’Iot non necessità un alto livello di trattamento della classe di servizio sarà comunque importante assicurarsi che sia separato dalle altre tipologie di servizio che invece richiedono alta disponibilità, bassa latenza e basso livello di packet loss.
Per allocare capacità di banda dove serve non è necessario che il network sia troppo sofisticato. In molti casi gli oggetti comunicheranno con un datacenter. Le informazioni verranno immagazzinate, processate e fruite da e verso location centralizzate.
Perciò la connettività di rete non avrà altro ruolo se non di semplice tramite tra il datacenter e l’oggetto.
Per sistemi di sensori semplici può essere sufficiente l’utilizzo di Ip best effort.
Per una connettività differenziata i servizi Ethernet forniscono una separazione tra le classi di servizio e l’ampiezza di banda per accogliere l’intera la gamma delle tipologie dei servizio.
D: Se il tema delle prestazioni e della disponibilità di rete appare imprescindibile, come si può configurare il calcolo della redditività degli investimenti in infrastrutture di rete (Roi)?
S: Il valore del network è incommensurabile per le aziende di qualunque dimensione. Con la costante introduzione di nuovi servizi di comunicazione e applicazioni le aziende stanno cercando di ricavare il maggior valore possibile dalle proprie reti. Tuttavia, per riuscirci, le aziende e i service provider devono fare ulteriori passi avanti per modernizzare i propri network in modo da supportare le esigenze di comunicazione in continua evoluzione.
Optando per la modernizzazione i provider possono infatti aggiornare ed ottimizzare l’infrastruttura di rete esistente per tenersi al passo con le necessità degli utenti e con la domanda di servizi in costante trasformazione.
Il processo di modernizzazione ha lo scopo di aiutare il network a gestire la crescente domanda derivante da realtà come l’Iot e ad incorporare nuove tecnologie per massimizzarne il potenziale.
Inoltre tra i benefici derivanti dalla modernizzazione di una rete vi sono una maggiore disponibilità di banda, elevata affidabilità dei servizi, riduzione dei consumi di energia, l’implementazione più rapida dei software e minori costi operativi.
Il Roi può essere preventivato in modo analitico utilizzando strumenti di modeling che tengono in considerazione gli investimenti in Capex, i risparmi in costi operativi, beni immobili ed energia e, ciò che forse è ancora più importante, i modi per monetizzare il network. Il business modeling che ruota intorno sia alla modernizzazione della rete che alla sua monetizzazione è diventato ormai molto sofisticato.
D: In sintesi, come un’azienda può affrontare una strategia Iot? E Ciena cosa mette a disposizione?
S: Via via che la società continua a diventare sempre più connessa è importante che le aziende si assicurino che i propri network siano in grado di supportare la crescente domanda di applicazioni e servizi.
È importante notare che l’Iot richiede una fondamentale ristrutturazione dell’architettura di rete, non semplicemente un suo upgrade ottico di breve periodo.
Grazie all’architettura OPn di Ciena aiutiamo i provider a prepararsi per l’Iot fornendo loro la tecnologia pacchetto-ottica che aiuta a trasformare le reti in modo da scalare la propria capacità come richiesto dalla domanda.
La nostra architettura OPn utilizza anche un Control Plane condiviso per riunire gli elementi del network che svolgono funzioni diverse o risiedono in parti differenti della rete.
Ciò aiuta a fare in modo che la rete operi come una singola infrastruttura programmabile, che significa che i nostri clienti saranno in grado di rispondere ai bisogni in continua trasformazione degli utenti o di fornire nuove applicazioni e servizi in modo rapido ed economico.
Ciena collabora anche in modo consulenziale con i suoi clienti service provider per aiutarli a definire e dare un prezzo ai nuovi servizi, immetterli sul mercato, formare la forza vendita e identificare nuovi potenziali clienti.
In definitiva, modernizzare la rete con un’architettura OPn e impegnarsi in questo tipo di attività fornisce una prospettiva positiva per costruire un business nell’Internet of Things.