Mvno: Francia batte Italia

Di oggi l’intervento dell’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni per sollecitare la nascita di una nuova tipologia di operatore che in Francia è già realtà.

Visto che siamo in tema di liberalizzazioni, ci pare opportuno segnalare
quanto succede in Francia dove Carrefour, una delle principali insegne nel campo
della grande distribuzione, è diventato, in collaborazione con la compagnia
telefonica Orange, operatore virtuale.

Questo significa che nei prossimi
mesi negli ipermercati Carrefour sarà possibile acquistare servizi di telefonia
mobile con il marchio dell’insegna della Grande distribuzione, che è già partita
con un’iniziativa simile in Belgio.

La concorrenza però non sta a
guardare e la rivale Auchan ha firmato un accordo, sempre per la telefonia
mobile, con l’operatore Sfr.

Questo succede in Francia (dove per esempio
le licenze per il WiMax sono già state assegnate) mentre in Italia si discute di
permettere alla Gdo di avere i suoi distributori di benzina (in Francia succede
da anni), ed è di questi giorni il decreto che permette ai supermercati di
vendere anche i farmaci.

Difficilmente, dunque, vedremo a breve servizi
telefonici Esselunga o Coop in vendita nei supermercati.

Il problema non
sta tanto nelle opportunità per la Grande distribuzione, che non ci riguardano,
ma nella possibilità di avere anche in Italia gli operatori mobili virtuali,
operatori cioè che vendono servizi di telefonia anche se non possiedono una loro
rete.
L’arrivo di questi operatori produrrebbe infatti, secondo l’Authority
per le garanzie nelle comunicazioni, benefici in termini di riduzione dei prezzi
finali.

Lo ha ricordato il presidente dell’Authority per le garanzie
nelle comunicazioni Corrado Calabrò, che nella sua relazione annuale presentata
oggi ha ricordato che “Nella telefonia mobile l’introduzione di forme di competizione basate sui servizi, ossia l’avvento dei cosiddetti operatori virtuali, può accelerare la discesa dei prezzi finali. È questo un processo che deve essere guidato dal mercato, ma, anche in seguito a quanto indicato dalla Commissione europea sul finire del 2005, l’Autorità sta monitorando lo stato degli accordi raggiunti per verificare se i quattro gestori mobili siano effettivamente intenzionati a porre in essere comportamenti virtuosi e concludenti. Qualora nei prossimi mesi non si dovessero registrare significativi avanzamenti al riguardo, l’Autorità non potrà non prendere in considerazione misure regolamentari, ancorché queste siano una extrema ratio in un mercato competitivo come quello mobile”.

Attendiamo fiduciosi.

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