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Musica senza fili tra iOS e OS X

Non è sempre facile spiegare perché un router Wi-Fi firmato Apple costi decine di euro in più di un analogo modello di un’altra marca. Un discorso simile poteva essere fatto fino a qualche mese fa anche per l’access point AirPort Express che, a parte le ridotte dimensioni, sembrava offrire poco più di un prodotto della concorrenza.
Nella realtà entrambi i prodotti Air-Port di Apple offrono funzioni evolute, come la possibilità di condividere un disco in rete (nelle basi AirPort Extreme) o trasformare una stampante USB in una senza fili (con entrambi i modelli), ma la capacità di estendere la portata di una rete Wi-Fi per raggiungere angoli della nostra casa tipicamente non coperti è sicuramente la funzione più utilizzata dagli utenti.
La nuova AirPort Express, disponibile dallo scorso autunno, aggiunge a quanto già presente nel precedente modello anche un ulteriore connettore Ethernet e il supporto al Wi-Fi Dual Band a 2,4 e 5 GHz. Entrambi i modelli offrono l’interessante possibilità di collegare un sistema di altoparlanti amplificati dotati di connettore mini-jack stereo per trasmettere senza fili la nostra musica all’interno dell’ambiente domestico. In questa occasione, tra le caratteristiche interessanti delle basi Air-Port approfondiremo proprio quella dedicata alla musica.

AirPlay e la musica
Attraverso il protocollo proprietario AirPlay, noto nel suo primo anno di vita come AirTunes, Apple consente di trasmettere in streaming la musica riprodotta da un computer con iTunes o da un dispositivo iOS verso la base AirPort Express a cui è collegato un sistema audio. In questo modo, ad esempio, se abbiamo il nostro computer in camera da letto ma vogliamo ascoltare la musica in salotto è sufficiente posizionare la base Air-Port insieme a un sistema di casse nel punto desiderato e trasmettere attraverso la rete Wi-Fi la nostra musica preferita.
Nella trasmissione standard, ovvero da iTunes verso una serie di dispositivi AirPlay, Apple garantisce il perfetto funzionamento dello streaming audio verso tre sistemi audio, che aumentano fino a un massimo di sei in condizioni “ideali”. Per condizioni ideali si intende un ambiente privo da interferenze e con pareti di medio spessore, per evitare che il segnale venga disturbato o il collegamento possa cadere inaspettatamente.

La prima verifica da fare, per essere sicuri di non incappare in questi inconvenienti, è la semplice scansione delle reti Wi-Fi dall’icona AirPort (quella a forma di ventaglio) posta vicino l’orologio di sistema del nostro Mac. Se facendo la scansione nel nostro appartamento dovessimo trovarne 8-10 che non ci riguardano la situazione si complica e può risultare difficile, ma non impossibile, posizionare sei differenti ricevitori AirPlay senza riscontrare disturbi e perdite di segnale.
AirPlay, per quanto sia un protocollo proprietario di Apple, è offerto in licenza ai principali produttori di sistemi audio che hanno realizzato nel corso degli ultimi anni una serie di altoparlanti wireless che possono collegarsi alla nostra rete Wi-Fi e ricevere l’audio trasmesso da iTunes. Il funzionamento è simile a quello di una AirPort Express a cui è collegato un kit di casse aggiuntivo, ma il vantaggio sta nel fatto di avere in un unico elemento sia il ricevitore Wi-Fi sia la componente audio. La qualità audio può risultare in moltissimi casi superiore ma anche il prezzo ne risentirà, essendo tipicamente più elevato.
I dispositivi AirPlay possono essere raggiunti, oltre che da un computer con l’applicazione iTunes, anche da un dispositivo iOS (il sistema operativo deve essere in versione 4.3 o più recente), sia esso un iPhone, un iPad, un iPod touch, con un limite importante: è possibile selezionare esclusivamente un unico ricevitore sonoro. Se nel nostro appartamento abbiamo posizionato più basi AirPort Express o dispositivi AirPlay, potremo comunque selezionarne uno per volta per la riproduzione di musica dal nostro dispositivo iOS. È comunque possibile, attraverso alcuni strumenti aggiuntivi, aggirare questo problema e utilizzare anche altri dispositivi, non Apple, da collegare al nostro impianto audio basato su AirPlay.

Configurare la rete
La rete ideale, per ottenere il massimo delle funzionalità da ogni elemento che acquisteremo, deve comprendere un router AirPort Extreme o Time Capsule a cui affiancare le varie AirPort Express o i dispositivi Air-Play che vorremo posizionare nella nostra abitazione.
Nel caso di una configurazione non completamente “griffata” Apple si presentano alcuni limiti di compatibilità tra il nostro modem/router di terze parti e gli access point AirPort Express: Apple non permette di “estendere” la nostra rete, per migliorare di fatto anche la portata della nostra connessione Wi-Fi, ma sarà comunque possibile utilizzare le basi Express come appendice per la musica o per trasformare una stampante USB in una senza fili. Non si tratta, comunque, di un problema che impedisce il funzionamento del nostro impianto audio senza fili ma limita l’efficacia dell’installazione delle AirPort Express aggiuntive. Utilizzando un sistema sonoro AirPlay, di qualsiasi produttore, la funzionalità di estensione della rete non è comunque prevista.
Per gli scopi di questo articolo diamo per scontato che la nostra rete principale sia attiva e funzionante. Dopo aver tolto dalla scatola la nuova Air-Port Express e collegatala alla presa di corrente attendiamo che la spia luminosa arancione inizi a lampeggiare. A questo punto possiamo avviare l’applicazione Utility AirPort (presente nella cartella Applicazioni/Utility tra i software preinstallati su Mac) per configurare il nuovo dispositivo.
Al momento in cui scriviamo la versione più recente di Utility AirPort disponibile per OS X Lion e Mountain Lion è la 6.1. Ci mostra la struttura della nostra rete  e dal tasto Altre basi AirPort, in alto a sinistra, è possibile configurare la nuova AirPort Express appena attivata.

Nel nostro caso la nostra rete Apple è già composta da diversi elementi: una AirPort Extreme che gestisce la rete domestica ed è collegata al modem ADSL e altre quattro AirPort Express di prima generazione che prendono il nome della stanza in cui sono collocate.
La configurazione guidata è molto semplice. Dopo aver selezionato il nuovo dispositivo (che viene presentato come “AirPort Express xxxxxx” con un numero identificativo univoco) ci verrà chiesto se creare una nuova rete, estenderla o collegarci ad essa. Nel caso di una configurazione “solo Apple” selezionando Estendi verranno trasferite automaticamente le impostazioni tramite il Portachiavi di OS X (nome della rete Wi-Fi e relativa password), nel caso in cui dobbiamo collegarci a un router non Apple ci verrà chiesto il nome della rete e la password di accesso.

Ci verrà chiesto anche un nome da associare alla AirPort Express: questo non è obbligatorio ma potrebbe ritornare utile per identificare un singolo dispositivo soprattutto se ne utilizziamo più di uno nella nostra abitazione. È comunque possibile variare anche in seguito le impostazioni di rete o il nome visualizzato con AirPlay.
In base alla disposizione dei vari elementi, terminata la configurazione vedremo apparire anche il nuovo dispositivo “agganciato” a quello a lui più vicino. Nel nostro caso, l’AirPort Express denominata “Corridoio Muto” è infatti servita esclusivamente da ponte per raggiungere un angolo della casa troppo distante dalla AirPort Extreme principale. La disposizione ad albero, qui rappresentata, non può essere forzata in alcun modo ma viene realizzata automaticamente in base all’effettiva connessione tra i dispositivi AirPort presenti nella nostra rete.

Oltre all’uso come strumento per riprodurre a distanza la musica del nostro iTunes, una base AirPort Express consente di migliorare la qualità del segnale in aree poco coperte dalla rete Wi-Fi e, come nel caso del nostro “Corridoio Muto”, è possibile disattivare la funzionalità AirPlay per non confondere la scelta durante la selezione del ricevitore sonoro.
In qualsiasi momento, quando non vogliamo utilizzare un dispositivo audio della nostra rete e se non ci occorre aumentare il segnale Wi-Fi in casa nostra, è sufficiente scollegare dalla presa di corrente le AirPort Express che non intendiamo usare, sia per un motivo ecologico (pur consumando poco porteremo a zero la richiesta energetica) sia per rendere disponibile un’ulteriore presa di corrente.
A chi deve configurare più dispositivi AirPort Express contemporaneamente consigliamo di attivarli e configurarli uno per volta usando la presa di corrente più vicina e di posizionarli solamente al termine dell’operazione nelle varie aree dell’abitazione. Per essere sicuri di ricordare il nome assegnato alla singola base lo si può appuntare su ognuna di esse con un Post-It o con del nastro adesivo di carta.

I cavi e dispositivi audio
Avendo superato la parte più difficile, ossia la configurazione della rete, non resta che collegare alle nostre AirPort Express qualcosa che ci consenta di riprodurre la nostra musica preferita anche a distanza.
Le AirPort Express dispongono di un connettore audio mini-jack  analogo a quello degli auricolari di un iPod o a quello utilizzato dalle tradizionali casse per computer. Per contenere la spesa basta collegare direttamente alle AirPort Express qualsiasi tipo di kit audio adatto allo scopo: con una cifra non superiore agli 80 euro si può acquistare un discreto impianto audio 2.1 (due satelliti e un subwoofer). Chi già possiede diffusori audio, amplificatori per chitarre o meglio ancora un impianto Hi-Fi, può “riciclarli” collegandoli alle basi AirPort.

Se disponiamo di un impianto stereo Hi-Fi da salotto o di un Home Theatre che disponga di un ingresso ausiliario (AUX) a due canali (i classici spinotti bianco/rosso) è sufficiente acquistare un cavo a “Y”  da collegare alla AirPort Express e all’ingresso AUX (o Line In) per poter ascoltare la musica dal nostro computer sul più grande ed efficiente impianto audio. Dovremo semplicemente selezionare il giusto canale da riprodurre (quindi AUX o Line In) dal pannello o dal telecomando del nostro impianto ad alta fedeltà.
Molti dock audio per iPhone e iPad dispongono anche di ingresso Line In (o con un connettore mini-jack o con i due spinotti bianco/rosso) e possono essere utilizzati, naturalmente con il proprio dispositivo portatile scollegato, come casse per il nostro impianto audio senza fili.

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