Multa da 152 milioni di euro per Telecom Italia

La società ricorre al Tar per l’annullamento e respinge le accuse.

Al termine di un procedimento istruttorio avviato nel
giugno dello scorso anno e con l’accusa di abuso di posizione dominante
l’authority Antitrust ha condannato Telecom
Italia
al pagamento di una maximulta da 152 milioni di
euro

.
L’istruttoria – cita il
comunicato ufficiale – ha evidenziato che le condotte abusive accertate
dall’Autorità sono state sviluppate da Telecom Italia nell’ambito di una
strategia unitaria, chiaramente definita a livello centrale, volta al
perseguimento dell’obiettivo esplicito di escludere i concorrenti dal mercato
dei servizi finali all’utenza aziendale e preservare così la posizione di
dominanza storicamente detenuta tanto sui mercati dei servizi finali, quanto sui
mercati dei servizi intermedi rivolti ai propri concorrenti
“.
In
particolare, l’authority stigmatizza due tipologie di comportamente dolosi da
parte di Telecom.
In primo luogo “l’utilizzo di condizioni contrattuali,
quali clausole di esclusiva e clausole equivalenti negli effetti a clausole
inglesi, tali da vincolare alla stessa Telecom una parte significativa
dell’utenza aziendale, rendendo più difficoltoso o precludendo del tutto la
possibilità degli operatori concorrenti di offrire servizi di telecomunicazione
su rete fissa
“.
In secondo luogo “la formulazione di condizioni
economiche e tecniche nelle offerte alla clientela non replicabili dai
concorrenti, a fronte dei costi e delle condizioni tecniche stabilite in via
regolamentare per l’offerta dei servizi intermedi a questi ultimi
“.

Da parte sua Telecom Italia sostiene che le accuse rivoltele dall’authority siano infondate e
preannuncia ricorso al Tar.

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