Il consorzio Isma ha ufficializzato gli ultimi passi per lo standard che governa lo streaming video. Ancora da sciogliere il nodo sui diritti d’autore
30 gennaio 2003 Ultime tappe per lo sviluppo definitivo di Mpeg-4. L’Isma (Internet Streaming Media Alliance), il consorzio di produttori responsabile della standardizzazione dello streaming su Internet, ha formalizzato la piattaforma di lavoro per i prossimi mesi . Piattaforma che si dipana essenzialmente lungo tre direzioni: apertura delle specifiche tecniche in materia di crittografia e autenticazione, definizione di un programma di certificazione (con tanto di logo) per i produttori di dispositivi e software che supportano Mpeg-4 , costituzione di un gruppo di lavoro per risolvere le questioni sul diritto d’autore.
Quest’ultimo nodo è forse il più difficile da sciogliere, perché bisogna trovare una compromesso che permetta da un lato di tutelare le proprietà intellettuali di chi produce contenuti, dall’altro di assicurarne la distribuzione. In ogni caso, sembra che l’artificio sia di tipo tecnologico e non a caso il gruppo di lavoro è composto dai vari responsabili tecnici dei content provider.
Mpeg-4 è il più recente standard di compressione sviluppato dal gruppo Mpeg. Inizialmente lanciato nel 1999 con l’idea di portare i contenuti su varie piattaforme (Internet, PC, wireless device), è ancora in fase di sviluppo soprattutto per quanto riguarda la compatibilità fra prodotti di diverse aziende. A questo proposito sono stati definiti i cosiddetti “conformance points” che specificano tra gli altri i bitrate, le dimensioni delle immagini, i numero di oggetti e i tool usati all’interno dei vari dispositivi per capire se possono comunicare tra di loro.





