Motorola: un’organizzazione per l’end-to-end

Enterprise Mobility Solutions e Home & Networks Mobility Business le due nuove divisioni del vendor per l’offerta professionale

Motorola ha presentato nei giorni scorsi a Milano il nuovo assetto organizzativo che riguarda la parte “professionale” del suo business, oggi in carico alla divisione Broadband Mobility Solutions. Un’offerta variegata di prodotti e servizi che vale circa il 70% del business corporate, riorganizzata in due business unit denominate Enterprise Mobility Solutions e Home & Networks Mobility Business.
«Una scelta di razionalizzazione», ammette Massimo Gotti, presidente e amministratore delegato della società, precisando che mette insieme dal punto di vista organizzativo aree che sono andate via via avvicinandosi sul piano delle tecnologie come dell’interesse dei clienti di riferimento.
La business unit Enterprise Mobility Solution (Ems), guidata per la parte vendite da Daniele Schinelli e Marco Santonocito, mette insieme soluzioni di comunicazione per il mondo governativo (forze di polizia, emergenza, servizi delle municipalizzate, ecc) ed aziendali (corrieri, logistica, retail) con le componenti infrastrutturali per reti wireless, mesch e connessioni punto-punto su grande distanza.
La business unit ha in dote l’eredità di Symbol Technologies (acquisita nel 2007) e circa 100 mila teminali già venduti nelle aziende italiane (fonte Motorola). Motorola può vantare referenze significative nel settore retail (con Coop Estense), nel campo dei corrieri (con Tnt) e nella logistica (con N1). Sul piano tecnologico, Ems fa da portabandiera delle soluzioni Tetra (Terrestrial Trunking Radio): uno standard emergente nelle comunicazioni per la “public safety” grazie all’immediatezza nello stabilire i collegamenti e alla sicurezza. Motorola è oggi impegnata a migliorare l’interoperabilità delle attuali reti attraverso il supporto del protocollo Ip e l’integrazione di Tetra con il Wi-fi.

La seconda business unit, Home & Networks Mobility Business, di cui è sales director Luigi Sebastiani, mette invece insieme le soluzioni di accesso e “core” per reti convergenti per il mondo telco. Motorola è tra i principali fornitori di set-top-box per la Tv digitale nel Nord America e in Europa. Posizione rafforzata di recente con le acquisizioni di General Instruments e di Createl, quest’ultima già partner di Fastweb per i terminali utente presenti nelle case italiane. «Siamo primi del settore con 9 milioni di set-top-box – afferma Sebastiani -, soluzioni terminali che portano dietro apparati di centrale e di distribuzione per gli operatori». A metà novembre Motorola ha acquisito la società israeliana BitBand specializzata nei server per il video on demand. I dirigenti credono ai risultati di una ricerca secondo cui il mercato del video on demand crescerà di tre volte entro i prossimi tre anni. Sul piano tecnologico, la nuova business unit avrà competenza per le soluzioni broadband Wi-Max (un milione di dispositivi Motorola già venduti nel mondo, secondo le dichiarazioni della società) oltre che per la prossima generazione di reti wireless Lte.

Le opportunità in Italia
Presente da 40 anni nel nostro Paese, Motorola impiega in Italia circa 80 persone dopo la ristrutturazione che il 28 gennaio scorso ha portato alla cessione a Reply del centro ricerche wireless di Torino. La società è stata toccata dalle riduzioni di budget effettuate dai clienti del settore trasporti (colpito prima dal caro-petrolio e poi dalla recessione) e manifatturiero, con sostanziale tenuta del retail. Per l’azienda esistono comunque molte opportunità sia nel mercato d’impresa sia delle “public safety”. Massimo Gotti, presidente e amministratore delegato accenna alle nuove applicazioni per la tracciabilità dei farmaci, «come anche per il coordinamento e la gestione delle cartelle cliniche nelle strutture ospedaliere, sulla scorta di progetti avviati in Europa».
Alcune occasioni per lavorare con la Pa locale e centrale vengono dall’aggiornamento a Tetra delle vecchie reti di comunicazione delle forze di sicurezza e municipalità. Un importante progetto è già stato avviato nella provincia di Trento.
Motorola individua altre opportunità nella connettività wireless. «Lo sviluppo degli smartphone sollecita gli operatori telco a fare maggiori investimenti e ad accelerare l’evoluzione delle attuali reti verso Wi-Max e LTE», spiega Gotti. La diffusione della videosorveglianza è trainante per lo sviluppo del broadband.
«Lo stream video in mobilità è una killer application per la PA», precisa Gotti, citando un’esperienza internazionale ad Abu Dabi. «In Italia c’è ancora da recuperare il gap strutturale della connettività residenziale a larga banda che frena la diffusione dell’Iptv e di altri servizi innovativi». Un’occasione potrebbe essere – secondo Gotti – lo stanziamento UE (per una quota parte italiana pari a circa 93 milioni di euro) per portare la banda larga nelle zone rurali.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome