Motorola ringrazia telefonini e chip

Motorola, numero due mondiale degli apparecchi di telefonia radiomobile, comunica che i profitti relativi al primo trimestre hanno fatto registrare (non tenendo conto degli oneri una tantum) un balzo in avanti del 144% – oltre le previsioni degli anali …

Motorola, numero due mondiale degli apparecchi di telefonia
radiomobile, comunica che i profitti relativi al primo trimestre
hanno fatto registrare (non tenendo conto degli oneri una tantum) un
balzo in avanti del 144% – oltre le previsioni degli analisti –
grazie al positivo andamento delle vendite di telefoni cellulari e
componenti per computer. L’utile si è attestato sui 449 milioni di
dollari, pari a un dividendo di 59 centesimi per azione, contro i 184
milioni (26 centesimi per azione) del primo trimestre dello scorso
anno fiscale. Secondo le previsioni di Wall Street Motorola non
doveva andare oltre i 58 centesimi di dividendo, anche se subito
prima dell’annuncio ufficiale si erano diffuse voci riguardanti un
possibile salto a 62 centesimi. I fatturati del trimestre ammontano a
8,8 miliardi di dollari contro i 7,3 di un anno fa. In un suo
commento Motorola ha sottolineato che oltre al buon andamento dei
telefonini e dei chip, sul fatturato ha positivamente influito la
recente acquisizione di General Instrument, un fabbricante di set-top
box. Il Coo Motorola, Robert Growney, si è detto particolarmente
soddisfatto per l’andamento del nuovo settore della comunicazione a
larga banda, nato appunto da quella acquisizione, e per la continua
crescita della divisione semiconduttori. Quest’ultima registra un
aumento del 24% del fatturato a 1,9 miliardi di dollari e una analoga
crescita degli ordini, che ammontano a 2 miliardi. Il business dei
cellulari cresce nelle stesse proporzioni (3,2 miliardi di dollari)
ma i margini operativi si sono contratti (a 49 milioni di dollari
dagli 83 di un anno fa) per i mutamenti subiti dal mix di prodotti,
orientato ai modelli di
fascia bassa.

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