Motori di ricerca: si torna a parlare di privacy

Gli ultimi passi di Ask.com. Google, Microsoft e Yahoo per tutelare la privacy dei navigatori.

Dopo gli annunci di Ask.com e Google delle scorse settimane, tocca ora a
Microsoft e Yahoo comunicare una serie di modifiche che riguardano in modo
specifico la conservazione dei dati relative alle ricerche e la tutela della
privacy dei navigatori.
La scorsa settimana, Ask.com
aveva reso nota l’intenzione di consentire le ricerche anonime, garantendo
all’utente la non conservazione dello storico delle sue ricerche mediante un
tool (AskEraser) residente sui suoi server. Per chi non fa esplicita richiesta
di anonimato, Ask,com conserverebbe i dati per non più di 18 mesi.


Diversa la posizione di Google, degli stessi giorni. La
società ha reso noto che i cookie dovrebbero scadere entro due anni, invece che
nel 2038 come precedentemente fissato. Tuttavia, chiunque dovesse tornare sul
sito di Google nell’arco dei due anni, vedrebbe automaticamente rinnovata la
validità del cookie per ulteriori due anni.


La
decisione di Microsoft, la cui formalizzazione è attesa in queste ore, è una
sorta di via intermedia: la società dovrebbe disassociare ricerca e indirizzo Ip
dopo 18 mesi, a meno che non sia l’utente stesso a chiederne la conservazione
per un tempo superiore. Ulteriori iniziative verranno implementate e
riguarderanno l’associazione degli identificativi unici e degli indirizzi, per
attività di behavioural targeting.


Per Yahoo la dissociazione dovrebbe avvenire entro 13 mesi, a meno che l’utente non richieda diversamente e a meno che non vi siano differenti richieste da parte di organi investigativi e giudiziari.

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