
L’iniziativa del Movimento genitori punta a fornire qualche regola di utilizzo per i videogame
Il Moige, Movimento italiano genitori, e Microsoft si uniscono per un progetto che punta a insegnare a bambini, genitori e insegnanti un corretto rapporto con i videogiochi.
Il progetto, già partito nelle scuole romane, prevede una campagna itinerante con la quale tramite i personaggi di un teatrino si spiega a bambini e ragazzi tra 5 e 14 anni come utilizzare i videogame.
“I videogiochi, quasi come la tv, – spiega la pedagogista Rosa Bagnato, responsabile della nuova campagna – sono ormai una presenza normale nella vita dei bambini e degli adolescenti, basti pensare che oggi due terzi dei bambini tra i 3 e i 14 anni usa i videogiochi, che il 58% possiede una console e che, su un campione di minori tra i 9 e i 16 anni di 10 paesi europei, la fruizione complessiva dei media è di 4,15 ore al giorno”.
Joy e Mony, due burattini sono i protagonisti dello spettacolo che sarà sicuramente apprezzato dai bambini delle scuole elementari mentre lascerà forse un po’ perplessi i ragazzini di 14 anni. L’idea comunque è di non fare una classica lezione ma coinvolgere i partecipanti utilizzando anche momenti di gioco interattivo. La campagna prevede anche la distribuzione di poster e libricini illustrati, creati ad hoc per ricordare i messaggi chiave della campagna. Tutti i testi e i dialoghi sono stati studiati appositamente per un pubblico di bambini dalla psicologa Loredana Petrone dell’Università La Sapienza di Roma mentre le illustrazioni sono state realizzate dal disegnatore Alberto Ruggieri.
“I giochi elettronici, grazie alla loro interattività, possono essere di forte stimolo alla creatività perché richiedono un intervento attivo; in questo senso – spiega la Bagnato – videogiocare può essere più utile che guardare la tv, poiché. Ormai poi si può giocare in gruppo e il videogame può servire anche alla socializzazione. I videogame dunque possono essere un valido passatempo purché, e questa è la premessa indispensabile, non sottraggano tempo al gioco dal vivo, alla lettura, ai compiti e allo sport”.
“Bisogna però sfatare il mito che tutti i videogiochi siano destinati ai bambini. Non è così – precisa la responsabile del Moige – il 36% della popolazione adulta, cioè circa 18 milioni di uomini e donne, gioca con i videogame, è ovvio che ci siano giochi destinati a loro. La scelta di un gioco sbagliato, in particolar modo di uno violento, può provocare seri danni al bambino e per questo al momento dell’acquisto bisognerebbe leggere i contenuti e cercare sulla scatola l’indicazione della fascia di età alla quale il gioco si rivolge. Gli esperti ritengono, ed esempio, che tra le possibili conseguenze dell’uso prolungato da parte di bambini di videogiochi violenti ci sia la comparsa di desensibilizzazione alla violenza stessa”.
La nuova campagna del Moige destina una particolare attenzione al pericolo dell”abuso’, cioè di una esposizione eccessiva che può, in casi estremi, diventare una vera e propria dipendenza capace di influire negativamente sulle relazioni esterne e sulla capacità di socializzazione. “Il nostro consiglio – dice la Bagnato – è di limitare l’uso di videogiochi e tv a uno massimo complessivo di due ore al giorno, possibilmente non alla mattina presto o la sera prima di andare a dormire. Quello che vogliamo far capire a bambini e genitori è che ben vengano i videogame purchè siano ben scelti e usati con criterio”.
Il calendario della campagna
24 ottobre – Roma – scuola paritaria Sacro Cuore – via Alberto da Giussano 89/93
25 ottobre – Roma – scuola elementare Ruggero Bonghi – via Guicciardini 8
26 ottobre – Roma – 73° circolo G. Falcone – piazza Gola 61
27 ottobre – Roma – 73° circolo G Falcone – Piazzale Hegel 10
28 ottobre – Roma – 73° circolo G Falcone – Piazzale Hegel 10
2 novembre – Roma – Istituto Santa Maria – viale Manzoni 5
7 novembre – Milano – Istituto Santa Gemma – via Baldinucci 88
8 novembre – Milano – Istituto Leone XIII – via Leone XIII n. 12