Modello open source e cloud, le carte da giocare

Per Sun il livello di servizio su ambienti open può fare la differenza.

A Corrado Sterpetti, Sun Application Platform Software Sales Leader South Europe, abbiamo chiesto di esprimersi sul modo in cui le imprese italiane si dovrebbero orientare alla ripresa delle attività di settembre.

Su quale investimento tecnologico, in termini di soluzioni e prodotti, dovrebbero puntare le imprese italiane, alla ripresa di settembre, per riuscire a ottenere un risultato concreto e apprezzabile in termini di Roi?

Il problema non è identificare la corretta tecnologia su cui investire quanto di saper cogliere i vantaggi che i nuovi modelli di business possono dare. Se guardiamo al mondo del software è innegabile come con il modello open source si abbia la possibilità di conseguire risparmi in assoluto, soprattutto rispetto al breve tempo in cui è possibile prevedere un ritorno dell’investimento.

L’adozione di tecnologie in modalità open source ha attraversato la fase della mera curiosità per arrivare a quella della seria sperimentazione ed implementazione. Non è più una moda, ma un trend di business in via di affermazione.

Da un punto di vista enterprise non si pone più in discussione la valenza del software open source sviluppato dalle comunità, ma si valuta il livello di servizio che si necessita e chi è strutturato a darne le dovute garanzie.

Quali servizi, anche finanziari, possono consentire loro di optare per l’investimento giusto allo scopo?

La gamma dei servizi oggi a disposizione è quanto mai variegata. Volendo ricercare un elemento innovatore anche da questo punto di vista, tutte le tematiche legate al cloud computing possono essere uno stimolante ambito di confronto e di iniziativa, sia per le aziende, sia per gli operatori Ict.

In conseguenza di ciò, in che modo dovrebbero orientarsi alla pianificazione del budget tecnologico per il 2010?

Ricercando modelli che consentano una facilità di adozione delle tecnologie open, valutando investimenti che garantiscano un ritorno a breve dell’investimento e stabilendo un way out nel momento in cui il livello di servizio atteso non risponda più alle esigenze.

Per richiamare un esempio di lungimiranza nella pianificazione dell’investimento, vorrei citare l’iniziativa del Ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione in merito all’adozione della tecnologia Open Office nella Pa, che consentirà da subito la possibilità di ottimizzare gli attuali costi su tecnologie equivalenti, fatta salva la qualità del servizio.

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