Mobilità «canaglia»

Landesk sente gli It manager sull’utilizzo dei laptop nelle loro aziende e scopre che mancano policy e metodi per impedire che nuociano a tutta l’infrastruttura.

Secondo una ricerca condotta da Landesk a livello internazionale (Usa, Uk, Francia e Germania) durante lo scorso mese di novembre, intervistando 500 It manager, le aziende non riescono a gestire le minacce rappresentate dai dispositivi portatili, che quando sono utilizzati all’esterno della rete aziendale diventano causa di continui attacchi alla sicurezza.


A mancare sono policy aziendali che impediscano l’accesso di laptop e altre periferiche alla rete, senza adeguate verifiche di sicurezza.


Di conseguenza, il 66% degli It manager intervistati continua a subire violazioni alla sicurezza e richiede altri metodi che vadano oltre la protezione offerta dai software anti-virus per rendere sicura la propria rete.


Il 60% degli intervistati ha risposto che la propria struttura non dispone di un modo per rilevare le periferiche che tentano di connettersi alla rete e per mettere in quarantena qualsiasi sistema che non soddisfa le richieste di sicurezza aziendali.


I risultati della ricerca hanno anche rivelato che molti manager It stanno lasciando la sicurezza della propria azienda al caso, nonostante l’88% degli intervistati abbia una forza lavoro mobile.


Circa la metà (il 46%) ha ammesso che l’unico modo per aggiornare le impostazioni di sicurezza dei laptop o delle periferiche mobili della forza lavoro è quando questi dispositivi sono fisicamente all’interno dell’ambiente aziendale, per cui ci si può mettere le mani sopra.


Ciò significa che nel periodo in cui gli utenti lavorano o si collegano in remoto, creano rischi per la propria azienda. Inoltre, il 23% dei manager ha detto di essersi affidato agli stessi utenti per l’installazione delle patch di sicurezza.


Alla domanda su quali erano le cause più comuni di violazioni alla sicurezza all’interno della propria struttura, gli It manager hanno risposto, al 33% gli utenti che modificano o disattivano le impostazioni, al 30%, le periferiche mobili e i laptop non autorizzati che si collegano alla rete aziendale, al 26% patch o anti-virus non aggiornati.

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