Mobile in crisi, utile di Alcatel in calo

Calano del 19% gli utili. Si consolidano le attività produttive

Il quarto maggior produttore telefonico europeo, il gruppo francese Alcatel, ha riferito che l’utile per il terzo trimestre è in calo del 19% e che tutte le sue stime per l’anno in corso devono essere riviste a causa della minor richiesta sui mercati dei terminali radiomobili e degli apparati di rete. Alcatel ha deciso di consolidare l’intera attività produttiva sul continente europeo nello stabilimento di Laval, in Francia, trasferendo il controllo della fabbrica a Flextronics International, secondo maggior costruttore Oem del mondo. Flextronics assumerà direttamente anche gli 830 impiegati della fabbrica. Come il concorrente Siemens, che dopo un calo dei fatturati dell’11% oggi ha annunciato 3.500 tagli al personale nella divisione cellulari e 2.600 in quella reti, Alcatel è stata penalizzata dal crollo delle vendite di telefonini negli ultimi mesi. Il gruppo francese ha subito un contraccolpo anche sul mercato dei sistemi di connettività e rete ottica e prevede per quest’anno una crescita del fatturato limitata a una percentuale compresa tra il 5 e il 15%. L’utile netto del primo trimestre è sceso a 210 milioni di euro, contro i 258 dello stesso periodo di un anno fa. Il fatturato è cresciuto di oltre il 21%, a 7,4 miliardi di dollari. Il titolo ha perso quasi due terzi del suo valore di inizio settembre 2000. Nella giornata di martedì, anche Lucent aveva riportato perdite più gravi del previsto, annunciando la decisione di licenziare 16mila persone. La scorsa settimana, Nortel Networks si è detta pronta a dismettere 20mila dipendenti, un quinto della sua forza lavoro.

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