Mitel Networks punta sul Voip

L’azienda canadese, presente in italia con una filiale a Milano, si affida alle partnership e ai distributori per promuovere i propri prodotti.

Mitel Networks torna a puntare sul mercato italiano cavalcando l’onda del momento, ovvero quella della convergenza voce-dati su Ip. L’azienda canadese, proveniente dal mondo della telefonia tradizionale (in Italia vanta una base di installato pari a circa 5mila “vecchi” Pbx) vuole infatti convincere il mercato con un’offerta che, a detta della società, risponde al nome dell’affidabilità e della convenienza.
“Per quale motivo al termine del ciclo di vita delle linee telefoniche tradizionali non bisogna introdurre nuove tecnologie?” si chiede Euro Scrobogna, managing director della filiale italiana Mitel Networks. Il Voip, sostiene il produttore, pur essendo tuttora considerato un mercato di nicchia, rappresenta comunque una tecnologia disponibile per tutti, oltre a consentire l’implementazione di nuovi servizi. In quest’ottica, le Pmi rappresentano la fetta di torta più appetibile, dato che la minore complessità degli apparati installati dovrebbe agevolare la migrazione.


E proprio a loro è dedicata una delle novità di punta per il mercato italiano, una piattaforma all-in-one che fornisce sistema telefonico, Voip, rete locale e gateway di accesso al Web. Mitel Networks 3100 Integrated Communications Platform, questo il nome del prodotto, è in grado di interfacciarsi direttamente al local loop degli operatori locali ed è compatibile con dispositivi di altri produttori.
Di fascia più alta, invece, è l’Icp 3300, che supporta funzioni vocali e altre applicazioni basate su Ip, è interfacciabile con switch aziendali di livello 2 e 3 ed è in grado di gestire anche 800 utenti tradizionali analogici.


Dopo una lunga assenza dal mercato italiano, Mitel Networks lo scorso anno ha riaperto una filiale nel nostro Paese, ubicata a Milano e destinata principalmente a supportare le partnership. La strategia del produttore per approcciare il mercato del networking, infatti, è totalmente indiretta. Prevede da un lato lo sfruttamento di importanti accordi siglati a livello mondiale (tra i quali quelli con Hewlett-Packard, Foundry Networks e Damovo) e dall’altro il massiccio ricorso a distributori locali specializzati, che la società intende guidare nel nuovo modo di approcciare il cliente.

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