Fatturato in crescita e un buon margine consentono al fornitore tedesco di Business intelligence di ridurre il rosso.
19 aprile 2004
Un margine operativo lordo di circa 1,65 milioni di euro e un fatturato 2003 in leggera crescita sul 2002 (47,94 milioni di euro) rendono la tedesca Mis soddisfatta dei risutati ottenuti.
Dopo lacquisizione da parte di Systems Union (provider internazionale di soluzioni software finanziarie e di business management), avvenuta lo scorso autunno, la società di Bi ha eseguito una revisione contabile che ha determinato una svalutazione dellavviamento e di altre voci patrimoniali per complessivi 2,77 milioni di euro. Lanno si è, comunque, chiuso con una perdita di 1,94 milioni di euro che rappresentano, però, un netto recupero sullesercizio precedente, che riportava un rosso di 11,62 milioni di euro.
I ricavi dalle vendite di licenze software sono migliorati del 12% e hanno raggiunto i 20,27 milioni di euro, incidendo per il 42% sul reddito totale.
“In un mercato che si mantiene debole e rallentato – ha sostenuto Augusto Regonesi, amministratore delegato della società – anche il nostro Paese vanta numeri incoraggianti. Nellanno appena concluso, infatti, i clienti sono cresciuti e la vendita di licenze software ha fatto registrare un +60%”.
Un particolare aumento ha riguardato la manutenzione e il supporto, mentre la percentuale di fatturato derivante dai servizi si è ridotta.
A questi aspetti si affianca la collaborazione, destinata a rafforzarsi, con Systems Union, che apre le porte a Mis verso un grado maggiore di copertura internazionale, unintegrazione nellofferta e potenziali investimenti, "vista la forte liquidità di cassa di cui dispone la nostra capofila", ha puntualizzato Regonesi.
Ai numeri si affiancano le strategie definite dallazienda tedesca, che continua a puntare sulle partnership e sulloffering. Sono, in particolare, i rapporti con Microsoft e Sap a farla da padrone.
Il primo, proseguendo su un percorso consolidato, è considerato da Edilio Rossi, direttore marketing e alleanze di Mis, come "un accordo non fine a se stesso, ma destinato ad aggiungere valore al framework di Microsoft per la Bi". Lapporto della casa teutonica sarà concentrato nelle aree a lei più care (analisi ad hoc e interattive, planning e reporting).
Per quanto riguarda leditore di Erp, invece, Mis ha messo a punto unofferta di Business intelligence, modulare e scalabile, integrando nativamente le componenti della piattaforma applicativa DecisionWare con Sap R/3 e Bw.
Sono previsti sei scenari architetturale in cui Mis si propone come partner a valore aggiunto e la chiave di lettura va individuata nel fatto di voler "offrire applicazioni analitiche in infrastrutture eterogenee dove Sap risulta centrale", ha continuato Rossi. Ulteriore obiettivo in tale ambito è quello di creare, con alcuni system integrator, centri di competenza Mis-Sap.
Dal punto di vista delloffering, invece, è focalizzazione la parola dordine, anche per quanto riguarda lofferta di prodotto che si concentrerà su cinque aree applicative: pianificazione, reporting operativo e direzionale, bilancio consolidato, analisi dati e Corporate performance management.
“Lapproccio al mercato – ha concluso Rossi – tenderà a considerare il grado di maturità e sensibilità delle aziende nei confronti della Business intelligence, a prescindere dalle dimensioni e dal settore di attività”. Per quelle già dotate di strumenti di Bi, Mis pensa di intervenire con proposte mirate (quali ad esempio tool per la gesione di subsiadiary, balanced scorecard e così via), mentre per quelle ancora alle prime armi, la piattaforma DecisionWare (oggi alla versione 5.0) pare essere la porta di ingresso deputata.