Mille nuove imprese It: tante o poche?

Qualche riflessione sulla visita di Steve Ballmer e i dati di un’indagine Idc

Di passaggio a Milano per presentare Windows 7, Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft, si è guadagnato anche i titoli di testa del Tg1 con i risultati di un’indagine Idc secondo la quale, grazie allo sviluppo del mercato It, da qui al 2013 si assisterà alla nascita di un migliaio di nuove imprese.


La notizia, che Ballmer ha ripetuto durante tutto il fitto calendario di incontri della sua giornata milanese, è il risultato finale di uno studio di Idc secondo il quale gli investimenti per l’It in Italia raggiungeranno la cifra di 27 miliardi di euro nel 2009 e arriveranno a 30 miliardi di euro entro il 2013 con un tasso di crescita dell’1,3%. Inoltre, entro il 2013 la percentuale del Pil relativa all’It aumenterà da 1,8% a 1,9%.


Lo sviluppo del mercato porterà al varo di mille nuove società e di 31.000 posti di lavoro tra la fine del 2009 e il 2013. La maggior parte delle nuove aziende sarà di piccole dimensioni e le posizioni saranno altamente specializzate.


Nonostante l’enfasi con la quale sono state accolte, le cifre di Ballmer non disegnano un grande futuro per l’It tricolore. Perché mille nuove imprese da qui al 2013 non sembrano una grande cifra visto che secondo i dati di Unioncamere, il saldo 2008-2007 per quanto riguarda natalità e mortalità delle aziende vede la categoria dei “Servizi alle imprese” (che comprende anche l’It) in crescita di oltre 21mila unità. Difficile dire quante di queste siano aziende informatiche, ma Unioncamere sottolinea come per la prima volta il saldo positivo dei “Servizi alle imprese” sia il maggiore di tutte le categorie meglio anche delle costruzioni che di solito guidavano la classifica.



La stima di 27 miliardi entro la fine di quest’anno, inoltre, stride con il dato fornito pochi giorni fa da Assinform secondo la quale il primo semestre del 2009 si chiuderà con poco più di 21 miliardi di euro e per la fine dell’anno si rischia la perdita di 20.000 posti di lavoro. Infine, il fatto che le nuove imprese saranno di piccole dimensioni e focalizzate sull’ambito locale conferma uno dei problemi del mondo It.
Che manca di imprese di medie dimensioni che abbiano la capacità di affrontare i mercati stranieri.

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