Milano-serravalle – Prioritario un ambiente standard

L’infrastruttura It di Milano-Serravalle si snoda tra ambienti operativi tradizionali. Mentre i client usano il classico Windows, la parte server si basa su un As/400 e alcune macchine Unix, per la componente impiantistica e Windows per quella più appl …

L’infrastruttura It di Milano-Serravalle si snoda tra ambienti operativi tradizionali. Mentre i client usano il classico Windows, la parte server si basa su un As/400 e alcune macchine Unix, per la componente impiantistica e Windows per quella più applicativa. «Siamo ancorati alla tradizione di mercato– ha esordito Antonio Geraci, responsabile sistemi informativi di Milano-Serravalle – un po’ perché non c’è mai stato il tempo per affrontare l’argomento opensource sempre presi, come siamo, a risolvere le problematiche di un’azienda molto dinamica, un po’ per un retaggio culturale interno all’azienda, di stampo spiccatamente Microsoft oriented. D’altra parte, se è vero che l’opensource offre benefici economici in termini di licenze, va considerata anche la disponibilità di tutto il personale a sostituire strumenti in uso da anni».


Fondamentale per l’azienda milanese è, quindi, muoversi all’interno di uno standard di mercato, soprattutto in considerazione delle possibili conoscenze da parte degli utenti: significativo in questo senso è stato il passaggio dal foglio di calcolo Lotus 123 a Excel, strumento decisamente più diffuso. «Nella nostra azienda, l’opensource – ha continuato il responsabile – potrebbe diventare una soluzione praticabile nella misura in cui diventa uno standard di mercato come, di fatto, è la tecnologia Microsoft. Questo è il principale motivo per cui assegniamo una priorità bassa agli investimenti in soluzioni open, mentre abbiamo in valutazione progetti di business intelligence e l’adeguamento del sistema Erp».

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