Milano guida l’innovazione

L’indagine della Camera di commercio conferma la leadership del capoluogo lombardo per le aziende che operano nel settore Hi-tech

Milano è sempre leader, ma Roma si fa avanti. La Camera di commercio di Milano ha realizzato un rapporto sull’innovazione che assegna al capoluogo lombardo la prima posizione per la presenza di imprese Hi-tech.
Secondo l’indagine in Italia sono 124.623 le aziende innovative e ad alto contenuto tecnologico, il 2,4% di tutte le imprese della Penisola. In 18 mesi (dal primo trimestre 2005 al terzo trimestre 2006) sono cresciute del 6,7% con un incremento di 7.790 aziende. Milano è la prima provincia italiana per società innovative. Sono oltre 15.400 le realtà che guardano al futuro che hanno la sede nella provincia meneghina, più di un’impresa tecnologica italiana su dieci (12,4%). Segue Roma con 8.753 aziende, pari al 7% del totale nazionale, ed è terza Torino, con 6.742 imprese pari al 5,4% italiano.

La Lombardia, con le sue 27.617 realtà, costituisce il 22,2% del totale nazionale delle imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico (prima regione in Italia; seconda il Lazio con il 9,1%). Il 63,8% di queste è concentrato nel settore dell’informatica e attività connesse (17.630), il 19,9% nel comparto degli strumenti di precisione, il 6,8% nelle telecomunicazioni, il 2,5% nella fabbricazione di elaboratori, sistemi e altre apparecchiature informatiche, il 2,2% nella ricerca e sviluppo. Milano si conferma centro di gravità lombardo concentrando il 55,8% delle aziende Hi-tech.
Per quanto riguarda l’occupazione il settore Hi-tech fornisce in Italia lavoro a 833.323 addetti (5% del personale italiano di tutti i settori), il 17,4% del quale, quasi 145mila unità, è attivo nella provincia di Milano. Roma è la seconda per occupazione nel settore dell’alta tecnologia, con il 13,3% degli addetti. Torino chiude il podio con il 7,6% del personale pari a 62.945, quarta Napoli con il 4,2% del totale nazionale, pari a 34.585 addetti. Gli investimenti sono il tasto dolente, soprattutto quando li si rapporta a quelli degli altri Paesi.

Nel 2004 in Italia sono stati investiti in ricerca e sviluppo oltre quindici miliardi di euro, di cui oltre la metà (55,2%) concentrata nelle regioni del Nord Italia. La spesa maggiore in Lombardia con 3.234.374.000 euro, il 21,2% del totale Italia, Lazio (17,5%) e Piemonte (12,4%). I maggiori finanziatori, le imprese con oltre sette miliardi di euro, il 48% dell’investimento totale, e le università oltre cinque miliardi di euro, il 33% del totale. Nelle regioni del Nord c’è la maggiore concentrazione di investimenti delle imprese: Lombardia (70,3% della spesa regionale in R&D), Piemonte (77,9%), Valle d’Aosta (63,2%), Liguria (50,8%). Il Lazio la regione dove è stata maggiore l’incidenza delle amministrazioni pubbliche sulla spesa in R&D, con investimenti per oltre 1,3 miliardi di euro, pari al 50,9% del totale della spesa regionale.
In Italia nel 2004 si è destinato alla ricerca e sviluppo l’1,14% del Pil nazionale, meno della media europea dell’1,9 per cento. I Paesi europei che più hanno investito sono scandinavi. Prima è la Svezia con il 3,7% del Pil, seconda la Finlandia con il 3,51 per cento.

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