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Microsoft vuole cambiare il modo con cui usiamo il pc

Microsoft ha una nuova idea che potrebbe cambiare il modo in cui si utilizza un computer. Ma non è sicura che funzioni.

A breve Microsoft invierà un aggiornamento per il suo programma Windows Insider a coloro che vogliono sperimentare un software in pre-release e l’aggiornamento includerà una funzionalità che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui usiamo i nostri computer.

Chiamate provvisoriamente Sets, le funzionalità raggruppano le app, le pagine del browser e i documenti come schede. Una scheda potrebbe essere un documento Word al quale si sta lavorando, un altro il file Pdf che si sta leggendo e un terzo una presentazione PowerPoint.

Sets, per passare da un pc all’altro

La vera magia viene quando si passa da un computer all’altro. La prossima funzione di sincronizzazione Timeline di Microsoft, che tiene traccia di ciò che si sta facendo su ciascuno dei dispositivi in modo da poter prendere quel lavoro indipendentemente da dove ci si trova, funzionerà anche con Sets.

È un progetto molto più ambizioso dell’Handoff di Apple, che aiuta a trasferire un’e-mail che si sta digitando sul telefono, su un computer per poterla terminare.

In Microsoft Sets, i documenti, le finestre del browser e altre applicazioni sono aperte e disposte in modo tale che, mentre sei in ufficio, possano essere caricati sul computer a casa.

La mossa cambia il modo in cui tutti noi usiamo normalmente i computer, con varie applicazioni in esecuzione ed è anche un esempio di come l’industria tecnologica ci chieda sempre più spesso di diventare cavie. Non è una novità visto che Google, Apple e molti altri ancora lo fanno da anni.

D’altronde rilasciando nuove funzionalità per le persone registrate per il suotest  pubblico test servizio Windows Insider, Microsoft ottiene informazioni preziose da parte di utenti entusiasti su come la nuova funzione viene utilizzata. E se si scopre che le persone odiano la caratteristica, è abbastanza facile provare qualcosa di diverso.

La storia parte da lontano. Le aziende infatti hanno testato pubblicamente il software prima dell’avvento di Internet. Nel 1984, i fan impazienti pagarono quasi 50 dollari per testare il software di scrittura chiamato WordVision per il Pc Ibm. Nel 2000, Apple ha venduto una versione prelease di OS X, il software di nuova generazione che alimentava i suoi computer, a 30 dollari. E Google ha reso familiare il termine usato in tecnologia per testare il software, beta, intonacandolo accanto al logo per il suo servizio Gmail dal suo lancio nel 2004 fino al 2009.

Ma su computer e telefoni, è ancora un po’ raro vedere software di test ampiamente distribuito. In questo caso però si sostiene che la scelta di Microsoft sia un segno che l’azienda vuole essere più attenta e metodica nel modo in cui porta avanti grandi cambiamenti a Windows.

Microsoft ha offerto versioni pre-release del suo software per anni, ma questo in genere accade dopo che le caratteristiche sono state decise, e non quando sono stati prese in considerazione. Pensate al 2012, quando Microsoft ha rimosso il pulsante Start, solo per rimetterlo un anno dopo. Oppure al 2007, quando è stato ampiamente criticato per il nuovo design per Office. Ora Redomnd ha deciso di muoversi in altro modo valorizzando la collaborazione degli utenti.

 

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