Microsoft verso il software plus service

A Denver, nell’annuale incontro con i partner, inizia la nuova era che abbraccia con forza la strategia Saas

DENVER – E’ tutto un software as a service qui a Denver dove Microsoft ha riunito il canale (si parla di settemila persone, i più ottimisti si sbilanciano verso diecimila). Anzi , per meglio dire un “software plus service”. E’ questa la spinta strategica e tecnologica che fa dire a Steve Ballmer, chief executive officer che “il mondo cambia, i clienti cambiano per cui anche il canale deve cambiare sfruttando le nuove potenzialità tecnologiche” che, ovviamente, Microsoft mette a disposizione.

Il call to action di Ballmer avvisa i partner che il futuro vuol dire spingere in ambiente hosting (che tra l’altro nel resto del mondo cersce a tassi esorbitanti: si parla di circa il 40%), puntare a nuove piattaforme di sviluppo vicine alle soluzioni di collaboration e communication, abbracciare con entusiasmo Dynamics (compreso Crm Live), Visual Studio. Fare proprie le logiche di Silverlight, Biztalk Server, Windos Live Service, Titan…

Strumenti “nuovi “ (su cui Microsoft quest’anno investirà sette miliardi di dollari in ricerca e sviluppo) che prima di attrarre i clienti dovrebbero diventare piattaforme di sviluppo in casa dei partner e che solo cosi’ “entro il 2008 – sono ancora parole di Ballmer – permetteranno ai nostri partner di crescere e rispondere alle richieste dei propri clienti”.

Ovviamente, la strategia del software plus service permetterà anche di offrire un modello diverso, o meglio alternativo, di licensing. Ballmer lo dice sotto voce: “ da qui al 2010 il licensing arriverà a un giro di affari di 305 miliardi (oggi è sui 228 miliardi, ndr), ma il modello di service sarà molto più prorompente”.

Strategia delineata, segue un fitto programma operativo e un vero e proprio marketplace per permettere ai rivenditori (il termine è generico, ma vero è che a Microsoft interessa allargare la piattaforma di partnership ulteriormente cresciuta in questo ultimo anno del 17%) di essere velocemente pronti all’azione. Il resto dipende dalle richieste del mercato/cliente.

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