Superando il preventivo pessimismo, il gigante del software ha segnato un’altra ascesa del 18% negli utili. Ottimizzazione di costi e impatto di Windows 2000 i fattori di successo.
Un mix di fattori finanziari e produttivi hanno contribuito
all’ennesimo trimestre positivo per Microsoft, cresciuta al di là
delle aspettative pessimistiche degli analisti. Il profitto netto,
infatti, è salito del 18% (2,58 miliardi di dollari) rispetto allo
stesso periodo del ’99? Il fatturato, invece, è passato da 5,38 a 5,8
miliardi di dollari. In una fase in cui diversi big dell’Ict fanno
segnare il passo, ancora una volta la casa di Redmond ha sorpreso i
più, grazie a fattori come la riduzione di alcune spese, crescenti
guadagni sugli investimenti, ma anche l’impatto avuto da Windows
2000. Secondo il direttore finanziario, John Connors, le vendite del
sistema operativo enterprise sono in linea con gli obiettivi. A ciò
si aggiunge l’esordio positivo di Windows Me.
Come per altre società informatiche, un’ombra sui risultati arriva
dall’Europa, dove il debole euro ha inciso negativamente sulla
domanda e i conseguenti risultati per i personal computer, che oggi,
per i soli effetti monetari costano (se di provenienza americana) il
25% in più di un anno fa.