Microsoft rinuncia al nome di Palladium

La controversa tecnologia di sicurezza della casa di Redmond adesso sarà indicata, con qualche difficoltà in più, come “Next-generation secure computing base”.

27 gennaio 2003 Sarà difficile anche indicare un acronimo per il nome “next-generation secure computing base”. Ma, per il momento, Microsoft non ha saputo trovare una soluzione migliore per rimpiazzare il nome della propria tecnologia, Palladium, offuscato dalla controversia relativa ad alcuni elementi dell’impegno dell’azienda nel settore security. Questo, contemporaneamente alle ipotesi di battaglia legale contro una piccola impresa sui diritti ad utilizzare il nome. «La storia ufficiale – sostiene Mario Juarez, product manager per il Microsoft’s Windows Trusted Platform Technologies Group – è che per lungo tempo abbiamo inteso cambiare il nome. Ma il fatto che a questa iniziativa sia stata data grande risonanza ha contribuito a generare un gran numero di fraintendimenti».

Microsoft ha lanciato Palladium nella scorsa estate, con l’obiettivo di permettere alle aziende la protezione dei dati, la sicurezza delle comunicazioni e un’efficace identificazione dei propri sistemi e di quelli dei partner business. Molti critici, tuttavia, hanno richiamato l’attenzione sul fatto che la tecnologia può essere utilizzata anche per restringere l’accesso ai dati: ad esempio, un documento di testo potrebbe essere accessibile solo tramite l’applicazione che lo ha creato. In risposta alle polemiche, l’azienda di Bill Gates ha deciso di rilasciare il codice sorgente del nucleo del software, conosciuto come “nub” o “nexus”, in modo che anche terze parti possano saggiarne la sicurezza e l’attinenza a quanto dichiarato da Microsoft.

Juarez nega che il cambio del nome rappresenti un’iniziativa dell’azienda di Redmond volta a distogliere l’attenzione dei critici da questioni che scavano più in profondità: l’intento di Microsoft, semmai, è adottare questa tecnologia per integrarla nel futuro di Windows. A confermarlo è lo stesso Bill Gates, che in un memo inviato agli utenti Microsoft spiega che l’azienda sta lavorando a una nuova architettura hardware/software per la piattaforma Windows Pc (inizialmente indicata con il nome in codice Palladium) che migliorerà significativamente l’integrità, la privacy e la data security dei sistemi informatici eliminando un gran numero di punti deboli. A tutt’oggi, comunque, nonostante le controversie, non sono stati rilasciati particolari tecnici relativi alla tecnologia Palladium. O comunque la si voglia chiamare.

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