Microsoft premia chi usa Search

Lanciata negli Usa una una nuova iniziativa che dovrebbe far guadagnare utenti alle ricerche targate Microsoft. Bonus per ogni ricerca, per maturare premi entro aprile.

Usa LiveSearch e vinci. In sintesi estrema è questo il messaggio lanciato da Microsoft insieme a un nuovo programma di fidelizzazione denominato SearchPerks.

In sostanza,  l’utente che accetta di entrare a far parte del programma e scarica una piccola applet di controllo, riceve un bonus per ogni ricerca effettuata utilizzando Live Search, fino a un massimo di 25 bonus al giorno.

Al termine del programma, alla fine del mese di aprile, gli utenti avranno la possibilità di trasformare i bonus maturati in premi reali, oppure in donazioni da devolvere a organizzazioni benefiche. Si va dai download musicali alle magliette, passando per libri di cucina e miglia aeree.

Per Microsoft si tratta dell’ultima iniziativa, in ordine di tempo, per promuovere l’utilizzo del suo Live Search presso un pubblico più vasto, cercando di contrastare il predominio di Google. 
Prima di Search Perks c’erano stati infatti Live Search Club, Search and Give, e Live Search Cashback.

Interessante anche il fatto che Microsoft potrebbe anche allargare l’iniziativa verso altri utenti che non utilizzano nè il suo sistema operativo nè il suo browser: al momento Search Perks è aperto solo ad utenti sulle cui macchine girino Windows ed Explorer, dalla versione 6.0 in su.
Nulla di definitivo, dichiarano però a Redmond. In base alle richieste degli utenti potremmo anche aprire il programma ad altri sistemi e ad altri browser.

Appare comunque chiaro che con questa iniziativa Microsoft intenda recuperare un po’ di quel terreno perso nel mese di agosto, soprattutto sul mercato americano.

Scettici, in prima battuta, i commenti degli analisti. E se qualcuno valuta Search Perks una delle tante mosse anti-Google della società, qualcuno evidenzia come il rischio sia quello di partire con il piede sbagliato. Considerata la situazione attuale e considerati i comportamenti dei navigatori, sarebbe stato più comprensibile e probabilmente più proficuo lavorare su una migliore integrazione del Search con la toolbar di Explorer. Antitrust permettendo, va da sè.

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