Microsoft, focus sullo sviluppo

Pronto uno scanner di codice per dare sicurezza a quanto si sviluppa con Visual Studio 2005, che è stato rifinito sulla base delle richieste dell’utenza.

Obiettivo troubleshooting. Ovvero, risolvere i problemi. Quando si può, alla radice. Pare essere questo uno dei contenuti essenziali del prossimo TechEd di Microsoft, che si terrà questa settimana a Orlando e che è previsto in replica europea per i primi di luglio.


Lo scopo è sempre più quello di rendere efficiente la struttura It aziendale. E allora niente di meglio di uno “scanner di codice” che entra in azione quando si vuole verificare la correttezza formale di quanto composto e la sicurezza sostanziale, arrivando fino alla riga di codice che, eventualmente, correrebbe il rischio di compromettere il funzionamento dell’applicazione, ovviamente, ponendovi rimedio immediato.


Questo è quanto Microsoft dimostrerà in quell’agorà tecnologica sempre più ampliata che è Visual Studio, evoluzione della propria piattaforma di sviluppo, oramai approdata anche sul fronte dell’Application lifecycle management (in special modo con la variante Team System, per la gestione dei progetti di sviluppo).


Il code scanner che la casa di Redmond abbinerà a Visual Studio 2005, presumibilmente entro la fine dell’anno, è stato sviluppato con il concorso di alcuni partner Microsoft esperti della tematica: Spi Dynamics, DevInspect e SecureObjects.


Trattasi, quindi, di tool di sicurezza, ma intimamente connesso alla fase di sviluppo dell’applicazione. Quello che Bill Gates, insomma, voleva e chiedeva da tempo: alzare la linea della sicurezza, portandola sin dentro il momento di creazione dell’applicazione.


Aspettando che il prodotto sia illustrato alla comunità degli sviluppatori, ovvero a coloro che poi lo avranno in mano, come avranno in mano Visual Studio 2005, ci si può concentrare sui cambiamenti alla piattaforma di sviluppo che recentemente Microsoft ha apportato sulla base dei riscontri ottenuti proprio dalla comunità degli sviluppatori (ovvero ispirandosi e ottemperando alle informazioni e richieste raccolte dai blog della Msdn).


Si tratta di migliorie di medio cabotaggio, ma comunque sostanziali, che riguardano l’utilizzo di Visual C#, Web Forms e le icone.


Proprio la possibilità di migliorare e automatizzare la gestione di queste ultime ha raccolto la maggior parte delle richieste (ben 813). Seconda in classifica, per numero di richiedenti (399), è stata la necessità di aggiungere il supporto Edit and Continue a Visual C#, che si vuol tradurre nel fatto che a uno sviluppatore è concessa la possibilità di apportare cambiamenti al codice durante il debugging senza rilanciare una compilazione completa. Qualcuno ha già chiamato l’approccio della modifica “debug and change as you go”, mutuando la definizione dal contesto dell’informatica on demand.


Terza richiesta esaudita (avanzata da 178 utenti) è quella riguardante la funzione Component Tray, che consente di lavorare in Visual Studio anche con componenti non-grafici, come per esempio i contatori. Funzione già presente in Vs2003, poi eliminata, ora rimessa, a furor di popolo, tramite un fix.


Altre migliorie, che hanno raccolto voti inferiori, riguardano un’interfaccia per inserire messaggi-fumetto alle icone, l’installazione successiva al download (e non più stando online) della versione Express di Visual Studio, la possibilità di fare il drag and drop di componenti su Web Forms con la generazione del codice Html in background, la possibilità di generare applicazioni con una riga di comando anziché con l’interfaccia Web Forms, la sistemazione della funzione Intellisense, le pratiche di validazione dei client, la possibilità di utilizzare anche altri browser oltre a Explorer, in particolare Netscape, Firefox e Mozilla.

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