Microsoft costretta a pubblicare la documentazione di Windows

Nell’ambito degli obblighi derivanti dalla causa con il Dipartimento di Giustizia e con parte degli stati USA, Microsoft ha rilasciato la documentazione tecnica che dovrebbe permettere a terze parti di sviluppare software interoperante con Windows.

Microsoft è stata a lungo accusata di tenere nascoste le centinaia di API
usate in Windows in modo da ostacolare la concorrenza, a cui veniva impedito di
produrre software per Windows altrettanto efficiente. La recente divulgazione di
272 delle API di Windows, come parte degli accordi che devono ancora essere
approvati da un giudice federale, è uno dei rimedi ai comportamenti di
Microsoft nei confronti della concorrenza. Inoltre è una condizione per
il rilascio del Service Pack 1 per Windows XP, che tra le novità permette
di modificare la scelta del software middleware, come browser e strumenti di
messaggistica.


Sempre in tema di concorrenza leale, ai primi di agosto Microsoft
aveva dovuto documentare 113 protocolli di comunicazione utilizzati da Windows
in combinazione con prodotti server (a differenza delle API, prive di
royalty, i protocolli sono ceduti in licenza). Sempre in agosto la Federal Trade
Commission aveva decretato la violazione della privacy e rischi di sicurezza da parte di Passport;
Microsoft ha dovuto correre ai ripari e accettare 20 anni di supervisione
governativa sulle politiche di privacy e su altre procedure.


L’imminente Windows Media Player 9 sarà tra i primi prodotti a mostrare il
cambiamento di rotta. Dopo il rilascio del SP1 di XP, Microsoft renderà
disponibile un kit di sviluppo (SDK) che permetterà di utilizzare le
informazioni sulle 272 API che sono state documentate. La pubblicazione
delle API potrebbe essere l’inizio di un processo di riequilibrio tra
Microsoft e i produttori di middleware concorrenti, ma solo a medio termine si
potrà valutarne l’efficacia.

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