Microsoft compra Interse e rimedia a un bug su Explorer

Microsoft rafforza la propria strategia sul fronte Internet, acquistando la piccola Interse, una start up specializzata in analisi del software sui siti Web. La versione 3.0 del prodotto Interse, Market Focus, dovrebbe essere integrata nella linea di a …

Microsoft rafforza la propria strategia sul fronte Internet, acquistando
la piccola Interse, una start up specializzata in analisi del software sui
siti Web. La versione 3.0 del prodotto Interse, Market Focus, dovrebbe
essere integrata nella linea di applicazioni BackOffice (Internet
Information Server, in primis), per consentire agli amministratori di siti
Web aziendali di registrare e analizzare il traffico sul sito. Microsoft
dovrebbe trarne vantaggio anche in termini di authoring e capacità di
costruzione dei siti Web. Ad esempio, integrando Market Focus con le
caratteristiche Active Server Pages di Iis 3.0, si possono costruire, per
utenti di cui si conosca la provenienza, pagine Web "on-the-fly" che si
avvicinano di più alle loro esigenze.
I 30 dipendenti di Interse (ora a Sunnyvale, in California) saranno
trasferiti presso la sede di Microsoft. Non si conoscono ancora né i
teri$mini finanziari dell’acquisizione né i tempi tecnici dell’integrazion=
e
di Market Focus in BackOffice.
Intanto, Microsoft è dovuta correre ai ripari per ovviare a un bug su
Internet Explorer, trovato da uno studente universitario americano. Nelle
versioni 3.0 e 3.01 per Windows 95 e Nt, i pirati potevano sin qui usare
file .Lnk e .Url per far girare programmi residenti su computer di qualcun
altro, anche qualora il browser fosse settato sul massimo livello di
sicurezza. Accedendo a un hyperlink su pagina Web che puntasse su file .Lnk
o .Url, l’hacker di turno avrebbe potuto lanciare un programma o un
eseguibile su qualsiasi pc, anche se, secondo Microsoft, avrebbe comunque
dovuto conoscere esattamente il programma installato sull’hard disk
dell’utente del pc "colpito". In ogni modo, Microsoft ha messo a
disposizione il rimedio all’indirizzo www.microsoft.com/ie/default.asp.
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Intel rilascia il Pentium Mmx OverDrive
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È partita ieri la nuova campagna di aggiornamento dei processori di Intel.
Stavolta il protagonista è il nuovo Pentium MMx OverDrive, che sconsente d=
i
aggiungere funzionalità multimediali "on board" a pc basati su un semplice
Pentium.
Al momento la possibilità di scalare le prestazioni del chip, sia in
termini di frequenza di clock, sia sotto il profilo del multimedia, sono
limitate a tre processori. Con l’apposito OverDrive Mmx, il Pentium a 75
MHz potrà passare a 125 MHz, il Pentium 90 potrà raggiungere i 150 MHz,=
e
infine il Pentium 100 potrà viaggiare a 166 MHz.
Nel pacchetto dell’OverDrive Intel include anche un Cd-Rom contenente un
gioco multimediale e svariate versioni demo delle applicazioni che già
supportano la tecnologia Mmx (quelle, per la cronaca, che realmente fanno
percepire il senso della potenza del nuovo processore). Nel complesso,
comunque, il Pentium Mmx OverDrive incrementa le performance sia in termini
di velocità di clock, sia sul piano delle prestazioni complessive (non sol=
o
multimediali), come testimoniano alcuni media benchmark condotti dalla
stessa Intel.
Facile da installare (è sufficiente utilizzare la leva del socket,
estrarre l’esistente Cpu, innestare l’OverDrive e chiudere la leva),
l’OverDrive Mmx viene proposto a un prezzo suggerito non indifferente.
Quello per passare da P75 e 90 a PMmx 125 e 150 costa 680mila lire, mentre
quello per scalare da P100 a PMmx 166 costa 850mila lire.

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