MicroDowell passa dal volume al valore

Nuovi soci all’interno del produttore di Ups nostrano e nuovi obiettivi strategici da perseguire

L’anno zero di MicroDowell così potrebbe venir ricordato l’esercizio in corso. L’ingresso di nuovi soci, ma soprattutto il lancio di nuovi prodotti dedicati all’universo Apple, le funzionalità del nuovo sito Internet e lo sviluppo di mercati europei ed extra europei stanno caratterizzando il 2006 del produttore di Ups nostrano. Che ha tutta l’intenzione, come spiega Patrick Marcucci, che si occupa dello sviluppo del business di MicroDowell all’estero, di spostarsi da un mercato a volume a uno a valore, “aprendo la commercializzazione delle nostre soluzioni anche al canale degli elettrici, di cui cerchiamo distributori regionali”. Ma niente paura, l’impegno con l’universo It è confermato, “tanto che siamo in trattativa per siglare un’intesa con un distributore di dimensioni nazionali”.

Intanto i rapporti in quest’ambito li sta intessendo Maurizio Carezzo, responsabile delle vendite in Italia, intento a costruire una rete di agenti plurimandatari, che prima non c’era, e a stringere “una per una” partnership a carattere locale “ristabilendo per prima cosa – ci tiene a precisare Carezzo – l’onestà del brand MicroDowell e degli accordi siglati”. Che, per ora, riguardano realtà come Axel, Daemon Mediterranean, Divisione Informatica, Lamda Informatica, Password, Saiet Telecom e Zet@office Distribuzione.
Ai loro rivenditori è dedicato il nuovo sito, on line da tre mesi, e arricchito di una serie di funzionalità, fra cui un nuovo configuratore e la possibilità di scaricare schede tecniche di prodotto, software, certificazioni, ma anche effettuare richieste di assistenza e gestire gli eventuali resi.

A livello internazionale, i nuovi azionisti di MicroDowell (parliamo di Tecnomaster, Holbe, Micropower e Altan Prefabbricati), hanno fissato fra gli obiettivi da perseguire, l’acquisizione di nuove sedi. Fra queste, il neo inaugurato ufficio in Ucraina (dove lavorano quattro persone a tempo pieno), successivo agli investimenti effettuati circa cinque mesi fa a Barcellona, dove due persone seguono la parte commerciale, e in Polonia, “dove da sette mesi è operativa una persona, mentre entro la fine di quest’anno – annuncia Marcucci – dovremmo aprire un ufficio a Mosca. Senza dimenticare Stati Uniti e Brasile, Nord Africa e Medio Oriente, dove intendiamo espandere la nostra presenza, non più solo attraverso gare d’appalto”.

Sul fronte prodotti, le novità più rilevanti sono senz’altro rappresentate da B-Box Enterprise N, l’Ups per server, reti e workstation Apple da 800 a 5000 Va, da i-box e i-pack, soluzioni adatte alla protezione di pc e Mac da 500 Va e da G-Rack, anch’esso dedicato al mondo della Mela. Tutti presentati in anteprima durante il Cebit di Hannover e che troveranno una giusta collocazione, in termini di prezzo, target e distribuzione dopo l’estate, “quando parteciperemo all’Apple Expo che si terrà a Parigi i prossimi 12-16 settembre” spiega Marcucci.

I focus della nuova MicroDowell – spiega Arduino Pattaro, presidente della società – riguardano soprattutto applicazioni non tradizionali per la produzione di sistemi di telecomunicazioni, apparati VoIp, connessioni a banda larga e automazioni di tipo custom. Ambiti in cui i gruppi di continuità vengono sempre più richiesti“. E che la società non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare.

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