Metà del Tfr in busta paga

Il governo vorrebbe inserire la norma nella legge di stabilità del prossimo 10 ottobre per favorire i consumi e rilanciare l’economia.

Per rilanciare
i consumi e far girare l’economia il Governo sta studindo un piano per erogare in busta paga ai lavoratori il 50% del Tfr (Trattamento
di Fine Rapporto) ovvero la “liquidazione”, rappresentato da una
retribuzione differita, erogata al dipendente nel momento in cui cessa il
proprio rapporto di lavoro,  mentre il restante 50% continuerebbe a essere
accumulato dall’azienda.

Il Governo vorrebbe inserire la norma nella legge di stabilità del prossimo 10
ottobre. Il Tfr riguarda
tutti i lavoratori dipendneti del settore privato e del settore pubblico e viene erogato
sia nelle ipotesi di pensionamento, sia nei casi di licenziamento individuale e
collettivo, dimissioni. Viene calcolato accantonando, per ciascun anno di
servizio, una quota pari al 6,91% dell’importo della retibuzione dovuta per
l’anno stesso.

La legge consente poi al lavoratore di poter scegliere dove
destinare il proprio Tfr, ovvero se mantenerlo sotto forma di liquidazione da
incassare alla risoluzione del rapporto di lavoro oppure se costituire una  pensione interativa. Nel caso venga lasciao in
azienda, se questa impiega meno di 50
dipendenti la gestione è totalmente appannaggio del datore di lavoro, altrimenti
viene invece versato in un fondo tesoreria gestito dall’Inps.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome