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Messa a punto laboriosa

In base alle funzionalità che si intendono utilizzare, l’impostazione dell’MXO2 Mini può essere più o meno laboriosa. Una funzione è quella di permettere l’impiego di un monitor da computer o un televisore in alta definizione collegato all’uscita HDMI per visualizzare il video durante le fasi di lavorazione (nel caso di un monitor dotato di ingresso DVI, è necessario utilizzare un apposito adattatore da acquistare a parte). Le regolazioni previste dal pannello di controllo offrono un controllo accurato sulla qualità del segnale in uscita, permettendo di agire su tinta, colore, contrasto e luminosità. Il video in alta definizione presente sull’uscita HDMI può essere automaticamente convertito in definizione standard e reso disponibile alle uscite analogiche in video composito o S-Video.

Anche in fase di cattura del video analogico o digitale si possono sfruttare le funzionalità di conversione. Ad esempio, collegando una sorgente video in formato PAL, il video può essere convertito in formato 720p oppure 1.080i, sempre però a 50 fps (non è possibile cioè convertire sorgenti a 50 fps in formati a 60 fps o viceversa). Anche in questo caso, tutte le impostazioni si effettuano dal pannello di controllo e sono descritte dettagliatamente nel manuale, disponibile in lingua inglese. Nel caso di conversione di video da alta definizione a PAL è possibile scegliere se tagliare le immagini, aggiungere le bande nere sopra e sotto oppure convertirle in formato anamorfico.

Per la compressione si può selezionare uno qualsiasi dei codec supportati da Final Cut Pro, ma poiché questa operazione è gestita dal processore del Mac, il limite può essere rappresentato dalle sue prestazioni. In particolare, un MacBook Pro con processore da almeno 2,4 GHz è necessario per poter catturare il video in alta definizione con i codec ProRes 422 HQ o DVCPro HD. Una tipica applicazione è la cattura di video registrato con una videocamera AVCHD, formato che non è supportato in modo nativo da Final Cut Pro. Prevista, inoltre, la possibilità di acquisire il video senza alcuna compressione, a 8 o 10 bit, ma in questo caso è necessario un sistema di storage adeguato, un array di dischi in configurazione RAID che sia capace di supportare gli elevati valori di bitrate richiesti. Poiché un simile dispositivo di storage necessita anch’esso di un’interfaccia a elevata velocità, la cattura del video in alta definizione non compresso richiede inevitabilmente l’impiego di un Mac Pro mentre per il video PAL può essere sufficiente un sistema RAID collegato all’interfaccia FireWire 800 di un MacBook Pro.

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