Mercato scanner i "piani" risultano i più venduti

In Italia sono stati venduti quasi 160mila scanner nel bimestre a cavallo fra la fine dell’anno scorso e l’inizio del 2003. I prodotti più richiesti, secondo la rilevazione bimestrale di Gfk Marketing Services Italia, sono stati di gran lunga i modelli …

In Italia sono stati venduti quasi 160mila scanner nel bimestre a cavallo fra
la fine dell’anno scorso e l’inizio del 2003. I prodotti più
richiesti, secondo la rilevazione bimestrale di Gfk Marketing Services Italia,
sono stati di gran lunga i modelli piani, che hanno un prezzo medio più
basso degli altri scanner più diffusi. Inoltre, la tecnologia su cui sono
basati, la dotazione del software e le interfacce hardware li rendono dei prodotti
estremamente versatili, adatti sia ad applicazioni da ufficio, sia a uso domestico.
Per questi motivi si sono affermati sempre di più e oggi rappresentano,
addirittura, poco più del 99 per cento del mercato in termini di pezzi
venduti. Al secondo posto nella graduatoria delle vendite del bimestre dicembre
2002-gennaio 2003 troviamo i modelli per film fotografici (diapositive), seguiti
dai prodotti per applicazioni più professionali. Praticamente scomparsi
dal mercato sono invece gli scanner manuali (handheld) le cui vendite, nell’arco
di due mesi, si sono ridotte a una cinquantina di pezzi.

Confrontando le rilevazioni Gfk con quelle riferite all’esercizio precedente
emerge che le vendite degli scanner in Italia sono diminuite del 17,9%. Nell’arco
di 12 mesi sono, infatti, stati acquistati 34mila pezzi in meno. La diminuzione
delle vendite ha interessato ovviamente per lo più gli scanner piani, sia
in termini quantitativi, sia in percentuale.
Il giro di affari prodotto dalla vendita di queste periferiche è stato
comunque ragguardevole: nel bimestre considerato sono stati incassati dai vari
canali di vendita più di 22,5 milioni di euro. Di questi, 21,7 provengono
dalla vendita dei modelli piani. Nel medesimo periodo del 2002 il fatturato era
diminuito di 3,7 milioni di euro.

Prezzi in leggera salita
Il valore di questo segmento di mercato è però sceso meno delle
vendite, del 14,2% contro il 17,9%, grazie al fatto che in dodici mesi il prezzo
medio dei prodotti è salito leggermente. Gli scanner piani oggi costano,
infatti, in media circa 140 euro, 6 in più rispetto all’anno prima, mentre
quelli per diapositive hanno spuntato un prezzo medio intorno a 570 euro, valore
inferiore di 83 euro rispetto a un anno prima. Infine, gli scanner sheetfeed hanno
più che raddoppiato il loro prezzo con una crescita di ben 384 euro dovuta
sia alla scelta dei modelli più costosi da parte degli acquirenti, sia
dall’arrivo di nuovi prodotti più cari. Con queste variazioni il prezzo
medio complessivo si è portato a 144 euro.

Cambiano i riferimenti nella distribuzione
Negli ultimi dodici mesi sono cambiati anche i pesi relativi dei quattro canali
distributivi considerati da Gfk Marketing Services Italia nel segmento di mercato
degli scanner.
I computer shop, in particolare, hanno perso quasi sette punti percentuali della
propria quota di mercato in quantità, scesa oggi al 42%. Il dato assicura
loro ancora la maggioranza relativa nel segmento, ma è un segnale di cambiamento
degli atteggiamenti degli utenti rispetto al prodotto scanner. Il calo è
dovuto, infatti, sì alla contrazione della domanda di scanner piani, ma
anche al fatto che molti acquirenti che si rivolgevano in passato ai computer
shop si sono riforniti altrove. Lo confermano gli andamenti delle cifre che riguardano
gli altri tre canali che, pur nella diminuzione delle vendite che ha colpito anche
loro, hanno visto crescere le proprie quote di mercato. I negozi di prodotti per
l’ufficio l’hanno quasi raddoppiata (l’aumento è stato
di 1,9 punti rispetto al 2,7% di un anno fa) arrivando a incrementare, con circa
2mila pezzi in più, le quantità vendute.
I rivenditori di elettronica di consumo hanno venduto, invece, quasi 4mila scanner
in meno dello stesso bimestre di un anno fa, anche se la loro quota è comunque
salita di 2,8 punti. Anche i supermercati dell’informatica e dell’elettronica
(mass merchandising) hanno visto scendere le proprie vendite (meno 2mila pezzi
circa), ma aumentare la propria quota di mercato di 1,3 punti percentuali. Infine,
le software house hanno commercializzato oltre 2.800 scanner in meno e hanno incrementato
solo di 0,8 punti la propria quota di mercato, passata dal 12,1 al 12,9 per cento.

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