Mercati finanziari più trasparenti e aiutati dal cloud

Progress Software fa il punto sulle cinque tendenze che caratterizzeranno il controllo dei capital market.

In occasione del recente TradeTech 2010, svoltosi a Londra dal 20 al 22 aprile scorsi, Progress software ha dichiarato che un più elevato accesso alle tecnologie e una maggiore attenzione delle aziende alla corporate responsibility contribuiranno a creare un ambiente di trading più trasparente, rivoluzionando l’idea che si ha dei mercati finanziari.

Secondo il Chief Technology Strategist di Progress Software, Giles Nelson, nel corso di quest’anno si assisterà a un cambiamento definitivo nei capital market con l’affermarsi di un ambiente di lavoro più trasparente e fruibile.

Sulla base dei feedback raccolti sui clienti, oltre che della propria attività di ricerca e sviluppo, Progress Software ha delineato in una nota le cinque principali tendenze tecnologiche che influenzeranno il monitoraggio e la sorveglianza dei mercati nel 2010.

L’investimento in tecnologie, servizi hosted e di co-location porterà a un abbassamento dei costi, consentendo a un maggior numero di attori di accedere al trading ad alta frequenza. I volumi scambiati tramite trading ad alta frequenza aumenteranno, anche se più lentamente rispetto al 2009, mentre si smorzerà l’acceso dibattito sul fatto che il trading ad alta frequenza porti a un sistema a due velocità e a un mercato sleale.

Le barriere all’entrata di nuovi hedge fund saranno abbattute: a prescindere da future restrizioni normative sugli hedge fund, le barriere in entrata si sono ridotte, sia dal punto di vista dei costi sia da quello del time-to-market. Alcuni trader sono già ora in grado, solo con l’ausilio di computer e con un minimo investimento, di attuare complicate strategie di trading algoritmico e ad alta frequenza, oltre che gestire e monitorare le loro funzioni di P&L (Profit&Loss), rischio e back office. Tutto ciò è stato reso possibile dalla tecnologia, in modo particolare dai servizi hosted e dal cloud computing. Questo significa che l’avvio del trading non richiederà più ingenti investimenti in tecnologia, ma che gli hedge fund possono accedere ad algoritmi già pronti e personalizzabili.

I regolatori, come Fsa (Financial Services Authority) e Sec (Securities and Exchange Commission), introdurranno nuove regole volte soprattutto a mitigare gli effetti di errori di esecuzione di ordini di vendita/acquisto di azioni (trading error o “fat-finger”) o di algoritmi fuori controllo.
Analogamente, le borse presenteranno le richieste delle istituzioni, in maniera tale da prevenire l’invasione di ordini errati. Naturalmente i regolatori e le borse impiegheranno del tempo per sviluppare e implementare le nuove regole. Nel frattempo, ci si aspetta che entro l’anno prossimo sempre più banche e broker adottino una tecnologia avanzata per mitigare i rischi, al fine di proteggere se stessi e i mercati contro tali eventi.

Una maggiore consapevolezza sulla normativa MiFid sarà estesa dalle borse alle banche. Le banche e i broker saranno presto autorizzati a implementare più tecnologie per il monitoraggio e la vigilanza del trade.

I dark pool dovranno dimostrare di essere dotati sul posto di adeguati processi e tecnologie di vigilanza e avranno l’obbligo di rendere maggiormente note al mercato e ai regolatori le informazioni sui prezzi. Le proposte della Sec saranno molto probabilmente allineate con le iniziative europee.

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