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Meraviglie vettoriali

Giochi da bambini
Uno degli effetti meno conosciuti ma più interessanti di Illustrator è nascosto nei meandri del menu Effetti: si tratta di Scarabocchio (menu Effetti > Stilizzazione). Contraddistinto da una finestra non troppo semplice da dominare, questo effetto ottiene una riedizione della forma vettoriale come fosse disegnata a mano con un pennarello, con una forte dose di approssimazione. L’autore di questo libro, diventato papà da poco, conosce perfettamente questo stile come lo schizzo generato da un bambino.
In realtà questo effetto è capace di generare risultati davvero sorprendenti, e seppure tutte le forme siano riproducibili anche utilizzando forme vettoriali pure, il tempo e la tecnica necessarie sarebbero immani.
I singoli parametri della finestra di definizione sono qui riassumibili, ma il lettore farebbe bene a valutare personalmente i risultati attivando il flag Anteprima alla base della finestra, per osservare in tempo reale i cambiamenti per ogni cambiamento di valore.
In sostanza, Sovrapposizione tracciati determina l’ampiezza dello schizzo rispetto alla superficie della forma originale mentre Variazione ne decide il valore di tolleranza tra la variabile massima e quella minima.
All’interno di Opzioni riga invece è possibile decidere la forma dello schizzo e la sua ampiezza (distanza tra una pennellata e l’altra).
In alto nella finestra è presente un menu che permette di applicare preset già definiti da Adobe, per la maggior parte dei casi più che appropriati.
Ogni forma vettoriale è soggetta a Scarabocchio, compreso il testo, con il quale appaiono le soluzioni più appariscenti. Da notare che in quanto effetto, Scarabocchio (come altri effetti, come vedremo più avanti) è applicato all’oggetto vettoriale senza alterarne la forma originale: il che significa che al variare della forma il risultato di adegua automaticamente. E per quanto riguarda il testo, significa che una volta applicato Scarabocchio, lo stesso testo è editabile nel contenuto, nella forma e nella formattazione.

Il ruolo di XML
Tra i diversi aspetti presenti nell’omonimo menu (che non mancheremo di esaminare nel dettaglio tra poco) trovano posto i filtri SVG, che per risultati e meccanica meritano una citazione particolare. Questi filtri sono delle potenti e ricercate soluzioni basate su funzioni algoritmiche complesse e pilotabili da file XML, e come tali indipendenti dalla risoluzione.
Ci sono due modi per applicare un filtro SVG, selezionarlo dall’elenco proposto nel sottomenu Filtri SVG oppure, tramite il comando Applica filtro SVG, personalizzarlo negli attributi. In questo secondo modo, più pratico, una finestra di ispezione mostra l’elenco dei filtri SVG già preconfezionati: attivando il flag Anteprima, scorrendo i vari filtri è possibile vedere l’applicazione dei filtri in tempo reale. Sempre da questa finestra, i filtri sono liberamente personalizzabili selezionandone uno dall’elenco e cliccando sul tasto fx alla base della finestra: sarà aperto un editor di testo che mostra il contenuto del filtro, editabile in ogni sua parte. Una volta finite le modifiche, con il tasto Aggiorna anteprima si osservano i risultati, mentre con il tasto OK il filtro è definito.
Applicando un filtro SVG, Illustrator mostra una versione rasterizzata dell’effetto stesso applicato alla forma vettoriale: tale visualizzazione è soggetta alle impostazioni di risoluzione dettate dal documento. Seppure indipendente dalla risoluzione, il risultato finale è comunque soggetto alla risoluzione impostata. Per modificare la risoluzione dell’effetto basta attivare il comando Impostazioni effetti raster del documento (menu Effetti): dalla finestra che compare basta selezionare il metodo colore (RGB o CMYK) e il tipo di risoluzione. Sono disponibili anche altre opzioni come il colore dello sfondo (una volta rasterizzato) e la possibilità di applicare una grafica antialias.
Nel caso si utilizzino più effetti sulla stessa forma vettoriale, il filtro SVG deve essere l’ultimo applicato e deve apparire in fondo al pannello Aspetto, immediatamente prima della voce Trasparenza.

Effetti vettoriali
La parte superiore del menu Effetti, oltre al già citato 3D, include anche effetti tipicamente vettoriali. All’inizio trova spazio il sottomenu Altera, che provvede ad una serie di distorsioni parametriche sulla forma vettoriale, gestite da una trama che, per l’appunto, altera la forma. Questa serie di effetti è attivabile anche tramite il comando Distorsione involucro (menu Oggetti). Da una qualsiasi delle voci di Altera l’oggetto vettoriale è costretto in una delle forme predefinite del menu a tendina nella parte alta della finestra richiamata. L’involucro può assumere aspetto orizzontale o verticale, e possono essere stabiliti i parametri di distorsione. Il vettore risultante appare nel pannello Livelli come involucro, e può essere ulteriormente modificato sia globalmente che in ogni singolo punto, utilizzando i più semplici strumenti di editing.

Molti degli altri effetti propongono soluzioni semplici e dedicate per le quali vedremo adesso una rapida carrellata. Converti in forma applica una forma rettangolare (anche con angoli arrotondati) o ad ellisse alla forma selezionata, in base alle dimensioni di quest’ultima. Una comoda finestra permette di passare da un effetto all’altro tramite un pratico menu a tendina: questo comando, all’apparenza banale, è molto comodo nelle fasi di automazione tramite azioni, laddove serve una sezione di forma prestabilita.
Indicatori di taglio crea una selezione di forme vettoriali che, posizionate ai lati dell’ingombro massimo selezionato, simulano i segni di taglio delle selezioni di colore in fase di stampa.
Distorci e trasforma deformano in modo vario una forma vettoriale, utilizzando diverse tecniche e punti di riferimento interni ed esterni alla forma stessa: Contorni frastagliati applica una serie di distorsioni angolari o curve ai lati della forma, aumentando i punti di ancoraggio mentre Deformazione altera la forma globale del vettore in base ai parametri impostati di distorsione percentuale. Distorsione libera altera la forma vettoriale in base alla distorsione regolare dell’ingombro, molto comoda per ottenere una distorsione di forme complesse su parametri più basilari. Risucchio e gonfiamento propongono un movimento dei tratti lineari della forma verso l’esterno o l’interno, mantenendo costante il numero dei punti di ancoraggio. Similmente, anche Torsione propone un effetto simile, basato però sulla distorsione angolare circolare. Trasforma è simile alla somma degli strumenti di trasformazione, qui applicati però come effetto (quindi senza alterare la forma originale) e in modo analitico. Zig Zag, infine, propone una forma più aggressiva e forte di Deformazione.
Di altra natura è il menu Stilizzazione (che abbiamo già visto in parte con Scarabocchio) che invece offre effetti molto pratici e che vedono la loro applicazione in moltissimi ambiti, sia perché comodi da utilizzare al volo sia per la loro natura di effetti, quindi indipendenti dalla forma originale.
Angoli arrotondati smussa gli angoli di una forma sulla base di un valore angolare, ed è comodo per ottenere un rettangolo con angoli arrotondati da variare dinamicamente in base all’occasione: tanto per fare un esempio, lo strumento Rettangolo con angoli arrotondati definisce il valore angolare prima della creazione (o in fase di creazione) e questo potrebbe essere un problema perché al variare della forma, il valore angolare rimane, mentre con un Effetto il valore angolare è sempre editabile.
Ombra esterna applica un effetto di ombreggiatura alla forma vettoriale selezionata: questo effetto è molto usato nella grafica moderna e permette, se applicato con valori piccoli, di dare un gradevole effetto di profondità al disegno. Bagliore simula, con una sfumatura di colore generalmente chiaro, l’effetto di una luce che proviene da dietro l’immagine oppure dall’esterno verso l’interno o viceversa, mentre con Contorno sfocato i contorni della forma vettoriale appaiono sfocati di un valore definito dall’utente. La sfocatura avviene sempre all’interno della forma stessa.
Chiudiamo la carrellata degli effetti vettoriali con una serie di opzioni che, pur non presentandosi all’interno del menu Effetti, operano come tali.
Crea con trama e Crea con oggetto in primo piano sono operazioni sui tracciati, disponibili nel sottomenu Distorsione involucro (menu Oggetti), che coinvolgono il cambiamento di una forma vettoriale sulla base di un involucro esterno. Crea con trama contorna l’oggetto selezionato con una trama (una finestra permette di scegliere il numero di righe e colonne).
Come nel caso della Trama sfumata, anche in questo caso i punti di incrocio, detti nodi, sono modificabili liberamente con lo strumento Selezione diretta e con essi le parti di disegno interessate. Anche in questo caso, con il comando Modifica il contenuto, è possibile intervenire sulla forma originale.
Crea con oggetto in primo piano permette di utilizzare come involucro una forma vettoriale: dati due oggetti, la forma vettoriale sovrastante diviene l’involucro. Una volta attuata l’alterazione, entrambe le forme sono liberamente editabili e, come negli altri casi, Illustrator provvederà a ricostruire l’alterazione in automatico.
Dopo avere selezionato una forma vettoriale involucro, nel pannello Controllo è presente un pulsante che permette di passare dalla distorsione con un oggetto o con altera ad una con trama.


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