Mentre il mondo pc si concentra, prosegue la scalata di Acer

Il 2004 del costruttore taiwanese si è chiuso con risultati, in termini di fatturato, utili e unità vendute, decisamente superiori ai trend di mercato. L’azienda si sta preparando così ad affrontare i mutamenti di scenario ormai all’orizzonte. La novità di Acer Finance.

Non c’è quasi più sorpresa sull’andamento di Acer, almeno da quando la guida, prima italiana, poi europea e oggi mondiale (con la carica di presidente), è stata affidata a Gianfranco Lanci. Da qualche semestre, ormai, ogni incontro di consuntivo si traduce in un elenco di obiettivi raggiunti e di tassi di incremento sempre oltre la crescita del mercato. Non fa eccezione un 2004 che ha consentito alla società di raggiungere il quarto posto nella graduatoria dei pc vendor a livello mondiale, scalzando Fujitsu Siemens, con crescite impressionanti in unità, sia nei notebook (66%) che nei desktop (59%). Il fatturato ha raggiunto i 7,5 miliardi di dollari, l’utile operativo ha abbondantemente superato i 100 milioni di dollari e il margine si mantiene nei dintorni del 2%. Stessa “musica” a livello europeo, dove la crescita è stata del 53,7% su base annua (il mercato, secondo Idc, è aumentato del 18,9%) e anche in Italia, dove l’azienda guida la graduatoria del settore (con il 21,1% di market share complessivo) e l’incremento è stato del 31,2%.


Al di là delle cifre, Lanci ha però voluto guardare con occhio critico allo scenario complessivo del mercato pc, che sta mostrando una profonda trasformazione, non solo perché fortemente condizionato da enormi problemi di profittabilità e controllo dei costi, ma anche per un processo di cambiamento nelle geografie, che porterà gli Stati Uniti a perdere il ruolo tradizionale di mercato-guida a favore non solo della regione Emea, ma anche e soprattutto del grande mercato asiatico, stimato al primo posto entro i prossimi cinque anni. La stessa Acer sta adeguando il proprio focus, che nel 2005 sarà concentrato sugli Stati Uniti ("buoni i risultati raggiunti, ma c’è ancora da lavorare", ha commentato il presidente), la Cina e l’India ("oggi un mercato più grande dell’Italia e vicino alla Francia", ha osservato Lanci).


Non sono mancati anche commenti sul posizionamento dei diretti concorrenti, soprattutto alla luce delle previsioni degli analisti, convinti di una forte contrazione dei player nel prossimo futuro. È evidente che Acer è fermamente intenzionata a esserci. La domanda, inevitabilmente, è su chi lascerà il campo. Ovviamente, non ci si può aspettare un "toto-abbandoni" in pubblico, ma le riflessioni fatte lasciano intendere cosa ci dovremo attendere. Su Hp, per esempio, Lanci ha mostrato un’evidente perplessità. Oltre alle perdite di market share su alcuni mercati chiave, il problema resta la profittabilità della divisione pc, ridotta a zero contro un printing che contribuisce per il 15% all’utile. Un modello troppo tagliato sul mercato Usa, invece, potrebbe penalizzare Dell, che però Lanci non nasconde di vedere come il principale concorrente, tanto da essere oggi l’unica azienda a registrare tassi di crescita paragonabili, quando non superiori, a quelli di Acer. Fujitsu Siemens soffre di una presenza forte solo in Emea.


E Ibm? L’accordo con Lenovo è, secondo Lanci, il raggiungimento di un obiettivo: liberarsi del business pc. Il costruttore cinese, dal canto suo, dovrà scontare il fatto di essere un’azienda che opera su un mercato emergente e, dunque, forse non ancora pronta alle logiche dei mercati occidentali.

Una realtà globale


Pc company certamente, ma con tanto di aspirazione al globale. Nel senso più vasto del termine. Così sarà la Acer di domani. Anzi di oggi. Con l’intenzione di non perdere le potenzialità di mercati emergenti, India e Brasile in testa. Ma oltre a questa globalità geografica, Acer intende essere anche "tecnologicamente globale". Che in Italia, come ha sottolineato il country manager Gianpiero Morbello, significa arrivare a un fatturato di 780 milioni di euro tutto compreso (sono stati 614 nel 2004). Insomma, non solo notebook e non solo Lcd, due settori dove in Italia eccelle. Non solo desktop, in cui crede ancora, e server, su cui vuole puntare con forza. Ma anche tanto digital home (comprensivo di fotocamere digitali, tre ora in offerta con un entry level a 5 megapixel).


Tanto ampio e interessante che forse è il caso già di organizzarsi a livello di canali e distribuzione. "Al di là dei canali crediamo che il nostro ruolo sia quello di fare formazione", ha aggiunto Morbello.


Al di là dei prodotti, Acer Finance è la novità Acer per questo inizio d’anno, un servizio erogato attraverso Ge Equipment Finance esclusivamente al mercato B2B e dunque a Pmi, large account, fino alla Pubblica amministrazione. Un’iniziativa strettamente legata ai prodotti Acer e organizzata, secondo un modello fee based, in programmi diversi in base alla tipologia dei clienti. Con declinazioni più specifiche, poi, il programma sarà disponibile anche per i rivenditori, che partecipano a gare o a forniture di particolari dimensioni.

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