Meno licenziamenti ma più chiusure nelle dot.com

Il bilancio dei primi otto mesi è tutt’altro che positivo: 88.000 i tagli effettuati e sempre più realtà costrette a uscire di scena

Segnali discordanti arrivano dal mondo delle dot.com. Un’analisi condotta dalla società statunitense Challenger, Gray & Christmas sottolinea come nel mese di agosto si sia registrata una netta inversione di tendenza nei licenziamenti all’interno delle dot.com, scesi bruscamente del 44% dagli oltre 8.600 tagli di luglio a 4.900. Il dato, sottolineano gli analisti, non è positivo solo parametrato a luglio, lo è anche se confrontato con gli ultimi 12 mesi, dal momento che è superiore solo ai 4.200 tagli operati nel mese di luglio di un anno fa.

Inversione di tendenza dunque? Gli analisti mostrano tutta la loro perplessità. Da un lato, non escludono l’ipotesi che i tagli finora operati abbiano sfoltito a tal livello i ranghi occupazionali nelle dot.com da rendere impossibile qualsiasi ulteriore drastica riduzione. Del resto, complessivamente, nei primi 8 mesi di quest’anno, le dot.com hanno licenziato quasi 88.000 dipendenti, più del doppio dei 41.500 tagli operati nel corso del 2000.
Dall’altro – e questo dato è ancor più preoccupante – evidenziano come a molte dot.com non basti più nemmeno tagliare dipendenti, ma si vedano costrette a chiudere battenti. E snocciolano cifre.

Nel mese di agosto hanno chiuso 21 dot.com, cifra che rappresenta un incremento del 133% rispetto alle 9 chiusure registrate nel mese di luglio. Undici di queste 21 aziende erano società tecnologiche attive nella realizzazione e manutenzione di infrastrutture Web, quali server, apparati di rete e servizi di telecomunicazione.

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